La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

martedì 8 luglio 2008

Album di famiglia :" Ciccia " tata di tre generazioni !

Francesca, ma per tutti noi "Ciccia", spese più di 50 anni della sua vita nella nostra famiglia,allevò infatti mia madre, me e i miei fratelli, e cominciò a farlo con mio figlio fino a quando ci trasferimmo a Milano. Posso dire a ragione che fu per me ua "seconda mamma", dall'infanzia fino a i miei 22 anni, quando mi sposai e andai via da casa dei miei. Mi chiamava abitualmente col vezzeggiativo di "Giugiù". Si , seconda mamma, essendo mia madre impegata nella conduzione dell'attività commerciale della famiglia, che la teneva fuori casa quasi tutto il giorno. Ed eccomi lasciato fin da piccolo alle cure dell'amata Ciccia.
Era devota del " Santo Padre" , così da noi a Palermo chiamiamo San Francesco di Paola, alla cui chiesa , poco distante da casa nostra , puntualmente si recava la domenica mattina alle 7 per la S.Messa . Era attaccatissima a me e mi proteggeva sempre . Non poche volte fu raggiunta involontariamente dalle botte a me destinate da piccolo da mia madre per qualche mia malefatta , perchè era dietro di lei che andavo a rifugiarmi in quelle occasioni . Mi ricordo in quei frangenti la sua frase in dialetto, in mia difesa : "pi sta vota, u lassassi stari o picciriddu".Ricordo ancora che come si usava un tempo, si recava alle 6,30 del mattino, a prendere il turno dal mio dentista , poco distante da casa mia, dove io arrivavo ben riposato alle 8,30, orario di inizio delle visite. E da lei che ho appreso alcuni modi di dire dialettali, pieni di saggezza popolare,che mi capita ancora di usare tutt'ora. Spesso era vittima dei miei scherzi che lei accettava sempre , per affetto , senza prendersela : sia quando mi nascondevo , dopo alcune ripetute scampanellate alla porta di casa , che lei andava ad aprire ogni volta , e non trovando nessuno, richiudeva pazientemente brontolando; che quando, avendo lei un pò di pancia che le sussultava quando si agitava, al mio : "balla panza"! , non poteva trattenersi dal ridere a questa allegra esclamazione provocando appunto questo comico movimento.Quando si ritirò dal lavoro, vista la sua età già avanzata, negli anni '70, andò a vivere col figlio vedovo e la nipote. L'ultima volta che la rividi assieme a mia moglie, fu nell'estate dell'80.La trovai molto malata, a letto, e ormai quasi completamente cieca. Mi riconobbe dalla voce e ci abbracciammo, e nel mio cuore sentii una fitta di dolore!
Morì il 5 febbraio dell'81, più che ottantenne dopo una vita dedicata totalmente agli altri. Voglio pensare che al momento di andarsene abbia sussurrato, come era suo solito:
" accussì voli u Signuruzzu " !
La fotografia di " Ciccia " è del settembre 1966 giorno del battesimo di Marco.

4 commenti:

Screwball ha detto...

Io ne ho un ricordo vago, ma come di una presenza indispensabile. Non sapevo che la "scherzassi" in questo modo. Per la sensazione di Francesca era di una persona di riferimento in casa, che si era guadagnata i gradi sul campo e che per questo godeva di un grande rispetto da parte di tutti... anche se sembra che non sempre esercitasse una giustizia secondo tutte le regole.
E chissà che farti trovare il posto bello riposato dal dentista al mattino non abbia influito almeno a non farti escludere quella che sarebbe stata la tua seconda professione. Perché oramai la prima professione di Baffo è quella di blogger, ma di qualità. Dietro ogni post c'è la precisione della mano del dentista e la voce incoraggiante che affascina e ti rende amici i pazienti. E' questo un punto di cui dovremo parlare...
ma intanto ricordiamo Francesca, quell'ultimo saluto deve essere stato molto commovente.

E, a che ci siamo, deliziosa la foto della cugina

Screwball ha detto...

Insomma, se penso che la foto è stata fatta al mio battesimo, e a tutto questo blog e altri collegati, beh c'è da pensare che dietro ognuno di noi veramente ci sono tante persone senza le quali saremmo stati diversi, che magari hanno avuto una vita umile, poco appariscente per gli altri, senza pensare a una ricompensa. Chi ci ha costantemente fatto trovare cose buone da mangiare in campagna, che ci ha dimostrato il suo affetto magari con un "bacio baffuto", che ci ha offerto il meglio di quello che aveva, che poteva anche essere poco in termini materiali...
e quante volte, ho pensato che tutto questo mi fosse dovuto, perché quella persona aveva un ruolo magari umile, perché era un contadino... e io ero mooooolti gradini più in alto. Sono arrivato ad essere adulto senza, purtroppo, capire bene che cosa vuol dire servire gli altri, trovare la propria gioia in questo. Non sto parlando delle persone che ci servono, ci aiutano perché sono al nostro stesso livello, o perché ci piace fare vedere che siamo nelle loro grazie. Parlo di gente meno, molto meno fortunata di me, a cui sono debitore, che dovrei abbracciare, come hai fatto tu. Ho pensato spesso, per giustificarmi: beh, ognuno ha il suo posto, oppure in fondo questa persona è pagata per pulire la casa e via, eccola ridotta a una finzione. E quando magari ti davano un bacio sincero, non mi facevo scrupolo ad asciugarmi la guancia dalla saliva oppure rifiutavo qualcosa che mi davano da mangiare per schizzinoseria (o come dice).
Accanto a questo bellissimo blog, ho scoperto uno di quegli angoletti nascosti dell'animo. Tornerei indietro, vorrei dare un abbraccio, ricevere un bacio baffuto, ma non so se ne sarei ancora capace... quanta strada, quanta polvere sul cuore

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro Shanà se il mio blog riesce veramente a far scoprire angoletti nascosti dell'animo, e a far vedere la polvere che si è depositata sul cuore allora vuol dire che sono sulla buona strada.
Si è sempre in tempo per dare una bella spolverata. E quello che sta esattamente succedendo a me.
E pensare che ho cominciato a scrivere queste cose quasi per scherzo!
A presto, Baffo

Screwball ha detto...

E' vero, questo blog sta diventando sempre più reale e meno virtuale, ti spinge a cambiare. E, quando scrivi di una persona, quando pensi a lei, poi ti viene voglia, desiderio di risentirlo, di rivederlo, per ridere assieme, per riprendere un legame, anche per chiedere perdono...

E un'altra precisazione: ovviamente, non essendo una famiglia che naviga nell'oro, dato il numero di figli e la necessità anche, almeno fino a un certo punto di sponsorizzare i loro interessi (pensate solo a sei computer portatili e uno fisso), tre o quattro macchine, per combinare targhe alterne ed esigenze assai diverse, spese madiche (Anche se almeno non dentarie)... figli umanisti, che scriveranno bene ma mica ti pagano le belle parole, specialmente al vento dei blog, anche se il vento sparge semi,
beh non è che poi uno deve pensare che vivessimo nei fasti imperiali... e quindi le distanze sociali non è che fossero enormi... ma c'è sempre qualcosa che ci fa sentire di più e che vogliamo rimarcare, qualcuno che vogliamo sia il nostro piedistallo e certe volte il nostro stuoino... e poi, a Messa, in campagna, gli dai un gesto di pace, gli "fai il favore" di ascoltarlo. Decisione: eliminare poco a poco tutti questi rapporti (senza eliminare le persone, beninteso)