La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

martedì 28 aprile 2009

Precisazione sul mio profilo :

Blogger: Profilo utente: Baffo racconta: "Su Blogger da: febbraio 2007" è sbagliato, va corretto in " aprile 2008" , data del reale inizio del mio blog in rete.
Grazie Baffo

venerdì 17 aprile 2009

Un bambino ci ha preso per mano !

Ciò che sto per raccontarvi nelle righe che seguono è la semplice cronaca, scevra da retorica e sdolcinature, di un avvenimento che ha portato un cambiamento nella vita quotidiana della mia famiglia, in questi ultimi mesi. Avvenimento che ha provocato in tutti i suoi componenti, in ognuno in maniera differente, reazioni psicologiche ed affettive, che però sono assimilate da un denominatore comune, che cercherò di chiarire a me stesso ed a voi.
Io e mamma E.R, come ben sapete, siamo i genitori di una normale e numerosa famiglia con sei figli, che conduce una vita scandita dal ritmo degli avvenimenti propri di ogni singola giornata. Avvenimenti a volte quasi sempre piacevoli a volte meno, che coinvolgono ognuno di noi in maniera diversa, a seconda della nostra indole, ma con atteggiamento solidale e di condivisione uguale da parte di tutti. La sensazione che ho sempre avuto in questi 43 anni di vita familiare, è stata che ogni evento che è capitato all'interno delle mura domestiche, di poca o grande importanza che fosse, ha sempre provocato da parte dei suoi componenti, in quel momento presenti in casa, da un lato una reazione rapportata alla sensibilità propria del singolo, e dall'altra una reazione che definirei empatica, che ci ha sempre dato contezza di essere un gruppo ben affiatato, che si muove verso obiettivi di fondo comuni, che condivide con tutti gli altri, , in poche parole ci siamo sempre sentiti una "famiglia".
Bene, circa 7 mesi fa, sapete anche questo, ha fatto irruzione nella nostra realtà familiare Giulio, il primo nipotino, figlio di Baffer-two, il mio secondogenito; un bellissimo marmocchio che col suo arrivo ha messo a soqquadro con la sua presenza, positivamente s'intende, l'ordine e l'equilibrio pscologico ed affettivo che ognuno di noi, genitore, nonno, nonna, zio o zia che fosse, aveva maturato fino a quel momento della propria vita . Con le parole mettere a soqquadro non intendo riferirmi ad un disordine di tipo logistico dei nostri spazi e dei nostri tempi, ma ad uno scombussolamento, ripeto positivo e piacevole, all'interno di ognuno di noi. Il momento della sua nascita, e l'incontro con la sua indifesa e gradevole fisicità, ha provocato un sentimento di meraviglia di un'intensità a cui non eravamo forse più abituati da tempo. A questa meraviglia ha fatto seguito giorno dopo giorno lo stupore, suscitato dall'osservare la crescita fisica ed intellettiva di questa piccola creatura che va costruendo, imponendola, la sua personalità, alla quale devi render conto, e colla quale sei costretto a confrontarti. Questa meraviglia e questo stupore, ognuno di noi le ha vissute e continua a viverle a modo suo, e in maniera del tutto personale e congeniale alla propria indole affettiva. Dalle manifestazioni di affetto più eclatanti e "spudorate" di quelli di noi più estroversi, vedi nonno Baffo, a quelle più nascoste e contenute, ma non per questo meno sentite, di quelli di noi dall'indole più riservata.
Tutti ci inventiamo ogni giorno qualcosa per dimostrare la nostra riconoscenza al regalo che Giulio ci ha fatto con la sua nascita: chi ha un blog in rete gli dedica ampio spazio, chi ha un suo sito su Facebook pubblica foto e frasi pittoresche nei suoi confronti, altri gli regalano con frequenza oggetti improbabili e non sempre adatti alla sua età, che anche se non di grande valore hanno però un loro forte contenuto simbolico nell'atto stesso di fargliene dono. Tutti fanno a gara nel dedicargli parte del loro tempo, candidandosi all'ambito ruolo di nonni-sitter o zii-sitter, per dare un aiuto concreto e un po di relax ai genitori talvolta un pò stressati. C'è chi si diverte a dargli le prime pappe. C'è chi gli fa verdere i "puffi" in TV, che tanto amava da piccolo, convinto che siano anche di suo gradimento. E giusto per farla finita ci sono quelli che hanno istallato Skype sul loro computer, e non perdono occasione per collegarsi con l'abitazione del nipotino, per poter catturare qualche suo momento di intimità attraverso la web-cam del PC del papà.
Se la diversità dei vari approcci affettivi è la più disparata, posso però ben dirvi che la mimica facciale atteggiata al sorriso, e la vivacità dello sguardo di tutti noi al solo trovarsi davanti alla new-entry della famiglia, è forse quel denominatore comune di cui facevo cenno all'inizio, e che testimonia la gioia che ognuno di noi prova in cuor suo.
Ognuno di noi si è sentito il dovere di armarsi di un ipotetico metro, e di prendere con precisione le misure del proprio cuore per vedere lo spazio a disposizione per riporvi il prezioso tesoro dell'affetto verso il proprio piccolo figlio o il proprio nipotino. Credo che ognuno di noi si sia sorpreso durante questa ricognizione del proprio cuore, trovandolo completamente occupato. Allora, che fare? Ognuno ha sentito la nescessità di rivedere tutto ciò che vi era stipato, e si è reso conto di quante cose inutili vi fossero accumulate, e a cui dedicava sprecandolo una parte del suo affetto e delle sue attenzioni. E' iniziata allora una capillare opera di sgombero di tutte quelle inutili cianfrusaglie, e con grande stupore ognuno di noi ha ritrovato tanti spazi preziosi , prima inutilmente ingombri, che oltre ad alleggerire con sollievo il proprio cuore, lo hanno reso capace di accogliere il loro carico di affetto per il nipotino.
Tutto ciò mi ha portato ad una considerazione e a darmi una risposta ad una domanda che mi sono sempre posto: come mai con l'arrivo di ogni figlio il mio cuore ha sempre aumentato la sua capacità di accoglienza e di amore nei suoi confronti? Più la vita ci mette dinanzi a nuove richieste di affetto a cui dare risposta, più il nostro cuore si dilata e trova lo spazio necessario per accoglierle. Ho allora capito cosa è avvenuto ad ognuno di noi in famiglia, genitore , nonno o zio di Giulio: abbiamo sentito il bisogno di buttare fuori la zavorra che appesantiva il nostro cuore e lo abbiamo reso disponibile ad un maggior arricchimento affettivo.
L'arrivo di questa meravigliosa vita ha fecondato di nuova linfa i cuori di ognuno di noi , forse un pò inariditisi col tempo, portando a maturazione frutti saporiti di affetto da potergli donare con gioia.
Il nostro nipotino, ha teso la sua piccola mano ad ognuno di noi, invitandoci a continuare con rinnovato entusiasmo il cammino della nostra vita insieme a lui.
Ciao Giulio, ti voglio tanto bene,
nonno Baffo

sabato 11 aprile 2009

" Auguri per una Santa e Felice Pasqua "



Queste uova che potrebbero sembrare solo virtuali, sono per tutti voi, sceglietene uno, è troverete in ognuno di essi, come sorpresa spero gradita, una preghiera, sicuramente non virtuale, per voi da parte mia a Gesù Risorto perchè esaudisca le intenzioni che vi stanno più a cuore. Baffo !

venerdì 10 aprile 2009

Un post preso a prestito dal blog di Prof 2.0, di ieri: Giovedì Santo !

Portami con te o resta...

Lui doveva partire.
Lui era innamorato di Lei, come un folle.
Ma Lui doveva partire.
Portami con te, gli disse.
Dove andava Lui, Lei non poteva andare.
Resta con me, gli disse.
Lui non le lasciò una foto, una dedica, un'immagine di sé.
Lui le lasciò se stesso: rimase.
Lui partì, rimanendo. Rimase, partendo.
Le disse: io sono con te tutti i giorni fino alla fine del
mondo.
Lei rimase con Lui e con Lui partì.
Contemporaneamente rimaneva e partiva.
La sua casa era con Lui.
Con Lui, partito e rimasto.
In Lei. Con Lei. Per Lei.
Lei, di carne.
Lui, di pane.


Non me ne voglia il Prof se mi sono permesso di pubblicare senza chiedergliene il permesso il suo post, non ho potuto farne proprio a meno. Mi ha commosso, e mi sono reso conto come l'amore trasformi semplici parole dette col cuore in una vera poesia. Lo propongo anche a voi. Grazie Prof !

mercoledì 8 aprile 2009

Primavera: è tempo di pulizie pasquali !









Questa mattina di buon mattino mamma E.R. mi ha chiesto se ero disposto a darle una mano per affrontare le classiche e tradizionali straordinarie pulizie pasquali. Anche se a mio avviso la casa è abbastanza in ordine e pulita grazie alla manutenzione quotidiana che lei le dedica, le ho assicurato il mio aiuto. E così, aiutati anche dai figli presenti in casa al momento, abbiamo cominciato a mettere ordine, a buttar via cose accumulate nel corso del tempo e completamente inutili, a spolverare, a togliere qualche ragnatela nascosta e sfuggita alle precedenti osservazioni e via andare. Mentre ci davamo da fare in queste incombenze, mi è venuto da pensare: ma non è primavera ed in particolare Pasqua anche per il cuore di ognuno di noi ? E allora perchè non andare a dare uno sguardo dentro, per vedere in che stato si trova, ed eventualmente mettere in atto un'azione di pulizia anche al suo interno. Sono sicuro che vi troveremo comunque, bene che vada, un pò di disordine, delle cianfrusaglie inutili a cui ciascuno di noi si è attaccato, un pò di polvere, e in qualche angolino anche un pò di sporcizia. Allora è bene sbracciarsi , metaforicamente s'intende, e fare ordine, pulizia, buttar via le cose inutili che spesso ci angustiano, togliere la polvere dai buoni sentimenti, lucidare le inclinazioni positive, far prendere aria e mettere qualche fiore (buone azioni) qua e là. Così sono sicuro che renderemo il nostro cuore un luogo pulito e accogliente dove poter ospitare con garbo e serenità: i nostri affetti, i nostri sentimenti, le nostre passioni buone, i nostri amori, ed in particolare visto che mancano solo quattro giorni a Pasqua, Nostro Signore Gesù Risorto, Che possa così trovare un ambiente confortevole e degno della Sua Persona,dove avrà sicuramente piacere di intrattenersi.
Ma qualcuno di voi dirà: ma io che non credo, e non aspetto per nulla la visita di questo Gesù, a che scopo affaticarmi in questa opera di pulizia? Bene, penso che invece sia conveniente e necessario anche per te, poichè solo un cuore pulito e in ordine , potrà ospitare almeno la solidarietà e la tolleranza, accettando con generosità e con amore le persone che hanno bisogno del tuo aiuto. E poi chi lo sà, mettendo in ordine, potresti trovare, dimenticato in qualche cassetto,un vecchio ma ancora leggibile certificato di battesimo, del quale ti eri completamente scordato, e tenendolo in mano perplesso ti costringerà a fare almeno qualche riflessione sul fatto del perchè lo hai conservato.
Dunque forza, buon lavoro, e olio di gomito !
Baffo


martedì 7 aprile 2009

" Baffo racconta " : compie un anno !



















Due le felici combinazioni legate a questo anniversario , la prima: la coincidenza con la Pasqua, la seconda: la coincidenza col primo onomastico del mio nipotino Giulio, la notizia della cui futura nascita fu quella da cui prese le mosse un anno fa appunto la decisione di dare vita a questo blog, come si legge appunto nell'intestazione introduttiva della home-page.
E' passato un anno e ho raccontato molte cose, con la massima sincerità, e sempre rapportate alla mia vita e mai anonime e generiche. Una cosa non avevo per nulla previsto e di questa sono veramente soddisfatto e felice, anche se fosse l'unico risultato ottenuro da questa mia avventura sul web: di aver incontrato in rete, cosa che non ritenevo possibile, tante persone eccezionali, che oggi reputo fra i miei più cari e sinceri amici, dai quali ho ricevuto tanto e ai quali spero di aver donato qualcosa che fosse loro utile.
Vi ringrazio e vi abbraccio tutti con sincero affetto, con la speranza di continuare a meritare l'amicizia e la stima di chi dedica un pò del suo tempo a leggere ciò che scrivo,
il vostro Baffo

lunedì 6 aprile 2009

Da bambini si diceva : " fare un fioretto " !











Venerdi Santo,
10 Aprile

Non scandalizzatevi, ma sto proprio parlando di mortificazione, vocabolo che oggi fa arricciare il naso a molti al solo sentirlo pronunciare. Il prossimo: è il Venerdì Santo della settimana di Quaresima, giorno che si caratterizza per i digiuno e l'astinenza da parte di molti di noi. Per i credenti un giorno in cui si obbedisce liberamete anche ad un precetto della Chiesa in memoria della Passione di Gesù, ma per tutti che amiamo definirci laici, un giorno di rinuncia volontaria a qualcosa che ci piace in maniera particolare, a beneficio di una causa ( per esempio: la fame nel mondo, la povertà ) o di una persona ( per esempio: ammalati di aids o di qualsivoglia infermità ). Comunque vogliamo metterla, è la possibilità che ognuno di noi ha di donarsi attraverso un sacrificio più o meno grande agli altri, quindi un esecizio della propria volontà e di sicuro arricchimento della persona, alla quale non arreca di certo alcun danno ma che non può che migliorarla. Pensate che in inglese e in spagnolo a questo giorno si dà l'attributo di "buono" chiamandolo rispettivamente "Good friday" e "Viernes Bueno", mica male ! L'unica cosa che può ostacolare tutto ciò è solo il "pregiudizio" di qualificarsi come persona buona e generosa agli occhi degli altri per falso pudore o rispetto umano.
Bene, propongo ai bloggers e a tutti i patiti del web, di offrire venerdì prossimo una giornata di "blackout" totale di 24 ore a beneficio di qualunque causa o persona, non accendendo i nostri computers. Io per primo darò l'esempio ai miei lettori, spero che sarete in tanti a seguirlo !
P.S. A scanso di equivoci l'icona su cui cliccare e quella rossa, scusatemi !

domenica 5 aprile 2009

Domenica delle Palme












Dal trionfo alla croce !
Ingresso trionfale del Signore in Geruslalemme
Dal Vangelo secondo Marco (11, 1-10 )
Quando furono giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: "Andate nel villaggio che è di fronte a voi; appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non è montato ancora nessuno; scioglietelo e conducetelo qui da me.Se qualcuno vi dice: "Perché fate questo?" rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, e lo rimanderà subito qua"".Essi andarono e trovarono un puledro legato a una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero. Alcuni tra quelli che erano lì presenti dissero loro: "Che fate? Perché sciogliete il puledro?"Essi risposero come Gesù aveva detto. E quelli li lasciarono fare. Essi condussero il puledro a Gesù, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra.Molti stendevano sulla via i loro mantelli; e altri, delle fronde che avevano tagliate nei campi.Coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro gridavano: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!Benedetto il regno che viene, il regno di Davide, nostro padre! Osanna nel più alto dei cieli !

La Passione del Signore
Dal Vangelo secondo Marco ( 15, 1-39, forma breve )
La mattina presto, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato.Allora Pilato gli domandò: "Sei tu il re dei Giudei?" Gesù gli rispose: "Tu lo dici". I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; e Pilato di nuovo lo interrogò dicendo: "Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!"Ma Gesù non rispose più nulla; e Pilato se ne meravigliava. Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla domandava. Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. E Pilato rispose loro: "Volete che io vi liberi il re dei Giudei?" Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: "Che farò dunque di colui che voi chiamate il re dei Giudei?" Ed essi di nuovo gridarono: "Crocifiggilo!" Pilato disse loro: "Ma che male ha fatto?" Ma essi gridarono più forte che mai: "Crocifiggilo!" Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso. Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè dentro il pretorio, e radunarono tutta la coorte. Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo,e cominciarono a salutarlo: "Salve, re dei Giudei!" E gli percotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, lo rivestirono delle sue vesti e lo condussero fuori per crocifiggerlo. Costrinsero a portar la croce di lui un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e di Rufo, che passava di là, tornando dai campi. E condussero Gesù al luogo detto Golgota che, tradotto, vuol dire "luogo del teschio". Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese. Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quello che ciascuno dovesse prendere.Era l'ora terza quando lo crocifissero. L'iscrizione indicante il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. Con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. E si adempì la Scrittura che dice: "Egli è stato conteggiato fra i malfattori". Quelli che passavano lì vicino lo insultavano, scotendo il capo e dicendo: "Eh, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,salva te stesso e scendi giù dalla croce!" Allo stesso modo anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: "Ha salvato altri e non può salvare sé stesso. Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinché vediamo e crediamo!" Anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano. Venuta l'ora sesta, si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora nona. All'ora nona, Gesù gridò a gran voce: "Eloì, Eloì lamà sabactàni?" che, tradotto, vuol dire: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: "Chiama Elia!" Uno di loro corse e, dopo aver inzuppato d'aceto una spugna, la pose in cima a una canna e gli diede da bere, dicendo: "Aspettate, vediamo se Elia viene a farlo scendere". Ma Gesù, emesso un gran grido, rese lo spirito. E il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. E allora il centurione che era lì presente di fronte a Gesù, avendolo visto spirare in quel modo, disse: "Veramente, quest'uomo era Figlio di Dio!"


Oggi il Signore viene osannato e portato in trionfo dalla stessa folla che con grida inferocite da domani chiederà la sua condanna a morte. Gesù accetta in maniera misericordiosa la sua crocifissione e con un infinito atto d'amore abbraccia la croce, sulla quale si offre in olocausto per riscattare l'uomo dai suoi peccati. Accompagnamolo come il Cireneo durante questa settimana, facendoci carico di un pezzetto della sua croce, cercando così di alleviare per amore un pò delle sue sofferenze. Ricordiamoci che chi ama veramente è sempre disposto al sacrificio:
" L'amore ha le sue radici in forma di croce ".

sabato 4 aprile 2009

" Un proposta educativa condivisibile "




















Roma, 24 Aprile -2°Congresso
Internazionale EASSE sull'Educazione SingleSex.
Ecco il link su cui cliccare per chi volesse saperne di più:
Cliccare sulle immagini per ottenere le dimensioni originali.

" Botta e risposta "

Alla mia palese provocazione verso il bene, del video postato da me ieri ,una mia assidua e cara commentatrice mi ha risposto, inviandomi una mail con video allegato, con una provocazione verso il bene, che ritentengo molto più forte e stimolante della mia, vi basterà cliccare sul link qui di seguito per rendervene conto personalmente:
a lei dico che per imparare e quindi impossessarsi dei contenuti di cui parla il video che mi ha inviato, non basta forse un'intera vita, ma sono convinto che vale la pena provarci con tutto se stesso, è una via sicura verso la felicità,
grazie Baffo

venerdì 3 aprile 2009

Quattro semplici storie su cui riflettere !

Ogni tanto nel grande calderone di You Tube si pesca qualcosa che, retorica della comunicazione a parte, vale la pena di guardare con attenzione, per poterci poi pensare un pò sù, lasciandosi coinvolgere con la mente e col cuore :
Il valore di una persona.
La solidarietà non conosce razza.
Donare anche se costa.
Le difficoltà ci migliorano.

Questi i quattro temi che ci propone il video che segue: