La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

sabato 31 maggio 2008

Chi l'ha visto ?


Riguardo alla comunicazione pervenutaci da Agrigento circa il ripetuto e misterioso allontanarsi dalla sua abitazione di S.Leone, del simpatico e giovane avvocato rappresentato nell'immagine , vi tranquillizziamo facendovi sapere che il soggetto in questione è stato visto aggirarsi di frequente a Palermo, nei pressi di via Galilei , luogo per lui di particolare interesse per quanto ci è dato capire. Rassicuriamo la famiglia e i conoscenti che gode di ottima salute e soprattutto di un ottimo " appetito " .

La dichiarazione dei redditi è vicina !





Lu bon pasturi tosa e nun scorcia.
"Il buon pastore tosa e non scortica".




Il saggio proverbio siciliano ammonisce il fisco:
"tassare è giusto, lasciare il contribuente nudo no!"









venerdì 30 maggio 2008

Album di famiglia: la mia sorellina !


Rovistando in un cassetto tra le vecchie foto di
famiglia ho trovato questa"spiritosa"immagine
di mia sorella da piccola.
Ecco un regalo virtuale per nonna Luana.

Ciao Rino !


Nelle prime ore del giorno 28 ci ha lasciato in punta di piedi l'indimenticabile e fraterno amico Rino Martinez. Un uomo buono, un amico, dalla vita del tutto ordinaria, ma ricca di una grande umanità e di una delicata e generosa attenzione agli altri, che con la sua costante e contagiosa allegria aveva saputo rendere la vita piacevole ai suoi molti amici.
Sempre disponibile pur quando stanco e malato gli cominciavano a venir meno le forze e la voglia. Anche se avanti negli anni la sua mente e il suo cuore seppero mantenersi sempre giovani, capaci di una fede profonda e di una robusta vita interiore, che furono l'arma vincente che gli permise di trasmettere con delicatezza e discrezione il suo vibrante amore a Dio, ragione essenziale della sua vita, a coloro che ebbero la fortuna di frequentarlo.
Non mi rimane che raccomandarlo umilmente al ricordo e alle preghiere di coloro che lo hanno conosciuto, stimato e voluto bene.

sabato 24 maggio 2008

Anche in auto si può pregare!

Come a tutte le cose buone anche alla preghiera si viene educati fin da piccoli, in un clima di allegria, naturalezza e semplicità. Una robusta vita di pietà da adulti trova quasi sempre le sue radici in un" infanzia spirituale" ben vissuta.
Così è avvenuto per i miei figli quelle volte che la domenica o in altri giorni di vacanza andavo con la mia famiglia in gita. La sera durante il viaggio di ritorno in macchina, io e mia moglie avevamo l'abitudine di recitare il rosario , mentre i bambini stanchi della giornata, o si assopivano o stavano in silenzio ad ascoltare. E così capitava che qualcuno di loro si aggregasse alla nostra preghiera in maniera spontanea. Con l'andare del tempo erano loro stessi a chiedere durante i momenti di silenzio: e il rosario? Ai più piccoli dopo qualche minuto dicevamo che bastava così, per evitare che si annoiassero.
Ora a distanza di molti anni, divenuti adulti, ci dicono in momenti di confidenza intima, che per loro la recita di quelle "Ave Marie" tutti insieme, durante i nostri viaggi in auto, erano momenti piacevoli della loro giornata, che avevano loro insegnato a pregare fin da piccoli in maniera naturale e soprattutto libera. Si perchè è proprio la libertà quella che rende la crescita educativa della relazione con Dio piacevole, spontanea e per nulla bigotta.

giovedì 22 maggio 2008

Per il tuo onomastico.






Invecchia con me !
il meglio deve ancora venire,
l’ultima parte della vita,
di cui la prima è solo il preludio...

versi di R.Browning

domenica 18 maggio 2008

E tre...










Grande Inter !

sabato 17 maggio 2008

" Odontoiatria o Enologia ? "




Questo il dilemma in cui si dibatte il "simpatico"
Dr.Vito Romano, del cui studio sono collaboratore.
Visto però il clima conviviale ed i numerosi calici
di vino a portata di mano, sembra aver optato di
certo per la seconda.
Un affettuoso "prosit" da Baffo!

venerdì 16 maggio 2008

Agraria ha un nuovo preside.


Sento il bisogno di fare pubbliche congratulazioni al mio caro cognato Prof.Giuseppe Giordano per la sua recente nomina a Preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Palermo.
Ho la certezza che il Senato Accademico di questo Ateneo abbia arricchito il suo potenziale tecnico-qualitativo con l'acquisizione di un collega di indubbio valore professionale ed "umano".
Ancora auguri da Baffo.

Album di famiglia: Fabrizio e Marina sposi.


La famiglia di Baffo è cresciuta: da luglio scorso si è arricchita di una splendida nuora, il primo figlio infatti si è felicemente sposato.
Penso che questa immagine parli da sola, e ogni ulteriore commento mi sembra del tutto superfluo.

martedì 13 maggio 2008

Anche su You Tube Maggio è il mese di Maria !



Vi propongo questo breve video segnalatomi da Prof 2.0 . Anche se non in lingua italiana è di facile comprensione, e ci spinge in maniera semplice alla recita del Santo Rosario.


Per motivi tecnici il video è per ora disponoibile solo servendosi del link di seguito riportato, basta cliccarci sopra:

http://it.youtube.com/watch?v=YxjjyXhO9EA

domenica 11 maggio 2008

A tu per tu con un Santo!


Anno 1982: un'incontro indimenticabile.
Uno scambio di battute col Santo Padre Giovanni Paolo II sulla mia famiglia, raffigurata nella fotografia che gli mostro, e sulla quale dopo averla benedetta apporrà: J. P. II .
( foto che conservo gelosamente ) .

Album di famiglia: la mia prima foto.


Anno 1944.
Avevo circa dieci mesi, direi ben portati!
( e non avevo baffi ) .

....ed ecco la mia prima canzone

Pare, a quel che mi hanno raccontato, che la cantassi, o meglio balbettassi, in piedi su di un tavolo a circa un anno.

La canzone potete trovarla nel sito seguente:

http://it.youtube.com/watch?v=oYfkDFnGQqw

venerdì 9 maggio 2008

Ecografia: 2^ puntata.


Rieccomi a distanza di circa un mese dal mio post del 15 aprile.Il miracolo della vita continua. Nell'accogliente e confortevole "pancione" della sua mamma il mio nipotino cresce. Adesso ha circa cinque mesi. Dalla fotografia qui accanto si può vedere come abbia di già assunto delle caratteristiche somatiche ben definite.
Pensate: c'è già chi azzarda una rassomiglianza col suo papà. Staremo a vedere. A presto!

mercoledì 7 maggio 2008

Viaggiando per la città in autobus.


Mi limito a riportare in questo post alcuni brani di un breve racconto scritto dalla mia figlia minore che si muove quotidianamente in bus per raggingere l'università nel centro storico.

........L'autobus è una summa delle situazioni della vita....
Nell'autobus si può compiere l'azione buona della giornata e decidere se essere altruisti o menefreghisti e indifferenti: la vecchietta ha bisogno di una mano per salire, una mamma chiede aiuto per scendere il passeggino...la coscienza mi dice di cedere il posto all'anziano signore di fronte per non essere assalita dai sensi di colpa.......
........Nell'autobus si acoltano pezzi di vita: conversazioni al telefono o confidenze fatte all'amica seduta di fianco, non siamo impiccioni ma neanche sordi, codividiamo piccoli momenti di vita quotidiana, felici e non: Davide ha preso 30 all'esame, Lucia dice ti amo al fidanzato, Mario riceve una cattiva notizia, Serena avverte che arriverà in ritardo a lavoro, ed io chiamo mamma per dirle che torno a pranzo...a un certo momento ti scopri indiscreto, ti sei indebitamente appropriato di un pezzo di vita altrui, diventandone partecipe senza volerlo.........
.......L'autobus è il posto per eccellenza dei luoghi comuni, per il disappunto sulla politica e sui politici di oggi, ma soprattutto per le lamentele perchè la città non funziona e il mondo non è più quello di ua volta......
..........Nell'autobus si parla della vita, dei suoi valori, dei problemi di salute, dei figli, dei fidanzati,degli amici, delle persone che ci piacciono e di quelle che ci hanno fatto arrabbiare, si raccontano episodi divertenti, si ascoltano battute e scketch di quella che sarebbe la puntata di Zelig con lo share più alto,......
...........Nell'autobus ognuno ha un proprio ruolo come ce l'ha nella vita, c'è chi parla, c'è chi straparla, c'è chi ascolta soltanto, come me, ci sono gli anziani che ci trasmettono la loro memoria storica, ci sono gli adolescenti che gridano e scrivono frasi d'amore sulle pareti, ci sono quelli che si fanno i fatti propri, leggono un libro o ascoltano la musica nell'mp3 ( alcuni la fanno sentire pure agli altri )..........
.......... In autobus, per chi di solito lo fa nella vita, si può pregare e si può pregare per persone diverse, guardandole in faccia mentre lo si fa..........

Che dire? Mi limito ad aggiungere soltanto che un'attenta osservazione della " realtà ", che ci sta intorno quotidianamente, è la migliore opportunità che ci viene offerta per l'arricchimento e la crescita della nostra "umanita".
Per chi fosse interessato alla lettura dell'intero racconto si rivolga direttamente a chi lo ha scritto tramite Email: martadavenia@yahoo.it

domenica 4 maggio 2008

"Pisellino" : una favola in attesa di un finale.......


Marco , il primogenito dei miei figli, già dai primissimi anni di età era dotato di una notevole curiosità, voglia di sapere e di una grande capacità di ascolto. Amava molto che qualcuno gli raccontasse delle storie, possibilmente lunghe e anche fantastiche. Se ne stava attento con i suoi occhi scuri fissi su di te, guardando la tua bocca dalla quale per lui uscivano cose importanti.
Fu così che un giorno quasi per gioco mi inventai il personaggio di "Pisellino", un bambino protagonista di una favola che cominciai a raccontargli, costruendola giorno dopo giorno.
La grande curiosità di mio figlio mise a dura prova la mia pazienza ma soprattutto la mia fantasia, che doveva trovare nuovi sbocchi e nuovi sviluppi all'esistenza ora normale ora avventurosa del protagonista della favola; il quale, da bambino di pochi anni divenne col passare del tempo un ragazzino, un adolescente con tutte le sue problematiche ed infine un adulto.
La narrazione andò avanti per molti mesi e forse per qualche anno e non ricordo proprio quando finì, forse quando Marco cominciò ad andare a scuola. La cosa che so di certo è che il racconto non ebbe mai un suo epilogo, e forse proprio per questo consevò un suo fascino particolare.
Ho la presunzione di pensare, a distanza di tanto tempo, che questo lungo racconto abbia avuto sicuramente una sua influenza, seppur piccola, nella crescita e nella formazione di mio figlio, divenuto adesso, da grande, un professore di filosofia che cerca di spiegare il senso della vita a se stesso innanzitutto, e agli altri.

P.S.Ho dimenticato di dire che fra non molto sarò nonno e chi lo sa se la favola di Pisellino non trovi una sua lieta , anche se tardiva , conclusione.



La fotografia riproduce la copertina del libro "Un papà racconta" dell'autrice Beatrice Masini,
Ed.Einaudi Ragazzi. Libro che consiglio ai papà per i loro bambini.

sabato 3 maggio 2008

" Ciccio " : breve storia di un pappagallino.


Milano. Una caldissima giornata estiva del Luglio 1970. Era il mio pomeriggio libero e mi trovavo in casa da solo, dal momento che moglie e figlio erano andati in vacanza in Sicilia, mentre io aspettavo la fine delle lezioni e del praticantato alla scuola di specializzazione per poterli raggiungere. Mi faceva compagnia nella sua gabbia Ciccio, così si chiamava il pappagallino grigio-azzurro che abitava con noi nel nostro piccolo appartamento. Mi annoiavo un pò ed ero alla ricerca di qualcosa da fare per passare il tempo. Ed ecco che mi viene in mente l'originale idea di ammaestrare Ciccio a volare libero per casa e posarsi sulla mia spalla, facendolo uscire dalla gabbia. Detto fatto, con molta cautela lo presi in mano e lo lasciai volar via. Il primo tentativo fu disastroso , il piccolo uccello volò via infrangendosi sul muro di fronte. Lo presi di nuovo e ritentai l'esperimento ma con scarso successo. Decisi così di rimetterlo in gabbia e di riprovare più tardi.
Passata qualche ora lo ripresi e decisi caparbiamente di ritentare. Ma fu tutto inutile, fra un breve volo e l'altro il pappagallino andava a sbattere contro le pareti di casa. L'ennesimo tentativo però gli fu fatale, e dopo un urto più violento del solito cadendo giacque immobile sul pavimento. Era morto stecchito. Rimasi di stucco non avendo previsto che sarei stato io il responsabile di quel tragico epilogo.
La sera per telefono lo dissi a mia moglie, e mio figlio rimase molto costernato per la perdita di quello che ormai considerava uno della famiglia.
Così si concluse la breve esistenza del povero Ciccio, che non aveva saputo approfittare dall'insperata libertà concessagli suo malgrado.
Un insegnamento comunque l'ho tratto da questo avvenimento: il piccolo pennuto era finito male perchè incolpevolmente incapace di scegliere cosa era giusto fare, mentre così non dovrebbe mai accadere agli uomini, che dotati di ragione e volontà hanno sempre la possibilità di usare per il loro bene le libere opportunità che gli altri (genitori, amici, il prossimo in genere ) e Dio primo fra tutti gratuitamente gli offrono.

venerdì 2 maggio 2008

Xenofobia alla francese.



E' risaputo della poca simpatia che i francesi, specialmente quelli del sud , nutrono nei confronti di noi italiani.
Mi trovavo all'età di 14 anni, nel mese di agosto, in vacanza con i miei genitori sulla Costa Azzurra e precisamente a Montecarlo. Li frequentavamo lo Sporting , un club dotato di una splendida piscina attrezzata con trampolini di varia altezza. Questi ultimi erano l'attrazione preferita di tutti i ragazzi, che trascorrevano intere ore a tuffarsi schizzando acqua dappertutto come era logico aspettarsi. Presidiava l'impianto un bagnino, ma che dico! un disinto signore di mezza età , magro e abbronzatissimo dall'aplomb perfetto ( notare il francesismo ) nella sua uniforme bianca, cappellino compreso. Suo passatempo preferito era rimproverare i ragazzi che si alternavano nei tuffi più spregiudicati. Ma il particolare era che lo faceva solo con gli italiani, apostrofandoci come " siete sempre i soliti" (vous ètes toujour le mèmes) .
Ed ecco la mia " canagliata " : una mattina nel vedere al bordo della piscina l'uomo dall'immacolata uniforme, chinato in avanti intento nella sua ennesima ramanzina all'indirizzo di un ragazzetto italiano, fui preso dall'irresistibile impulso di spingerlo in acqua. Fu così che il malcapitato si ritrovò " a mollo " tutto vestito, cappellino compreso, incredulo di cosa gli fosse capitato.
Risate e schiamazzo generale dei presenti. Direte che vi ho raccontato una storia banale, ma non per me "giovane eroe italiano" che aveva vendicato l'onore della sua patria. Vive l'Italie!

giovedì 1 maggio 2008

Omaggio ad un giovane sceneggiatore.





Auguri di buon compleanno a prof 2.0 ,
ringraziandolo sempre per le belle cose
che mette a nostra disposizione nel
suo blog.
Continua a sorprenderci !

Harambee: tutti insieme per l'Africa.




Si è svolto a Palermo, il 19 aprile scorso, un convegno dedicato al progetto Harambee ("tutti insieme"in lingua swahili ) dal titolo "Mondo globale e mondo solidale" , organizzato dai Centri scolastici Imera e Altavilla. L'iniziativa è nata per informare e sensibilizzare sui problemi dell'Africa contemporanea e per dare un contributo effettivo alle iniziative già avviate o in corso di avviamento di Harambee. Il progetto promuove iniziative di educazione in Africa e sull'Africa,
progetti di sviluppo nell'area Sub-Sahariana e attività di comunicazione e sensibilizzazione nel resto del mondo allo scopo di diffondere la positività della cultura africana.
Le famiglie, i docenti e gli alunni dei Centri scolastici promossi dalla Coinè, in collegamento con altre scuole, intendono coinvolgere ampi strati della cittadinanza in una proficua riflessione sul tema del convegno, uno degli argomenti più cari alla sensibilità contemporanea. L'educazione alla solidarietà costituisce per i giovani una alternativa convincente e creativa all'individualismo insolidale diffuso dai media e dagli stili di vita attuali. Il convegno presieduto dal giornalista Alberto Michelini si è avvalso della presenza di qualificati relatori, quali: i professori Antonio Purpura, Piercarlo Frigero, Isabella Trujillo, Giuseppe Li Voti, della neuropsichiatra infantile Mariolina Ceriotti Migliarese, dello sceneggiatore Alessandro D'Avenia e della coordinatrice Harambee per l'Italia Rosalinda Corbi. Il convegno ha riscosso un notevole successo per la presenza di un pubblico numeroso e interessato alle problematiche dibattute.
Nell'ambito dei lavori inoltre nella sezione "Comunicare con l'arte" si è tenuta la premiazione del concorso di poesia intitolato a "Marina Mercadante Giordano" .


Progetti Harambee:


Repubblica democratica del congo:
creazione di un centro di urgenze
materno infantili a Kinshasa.

Madagascar:
sostegno ad una scuola di artigianato.

Kenia:
programma di formazione per insegnanti
elementari.

Sudan:
formazione e sostegno alle giovani donne
rifugiate del Darfur.

Famiglia.

La famiglia è il luogo naturale dove nascere, vivere e morire, perchè solo al suo interno ognuno di noi è considerato per ciò che " è " e non per ciò che " ha " .