Accettate il consiglio e buona lettura, poi fatevi sentire per darmi il vostro parere a cui tengo molto.
- (nonno) Baffo racconta
- Palermo, Italy
- Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !
mercoledì 31 dicembre 2008
Cosa leggere durante queste feste ?
Accettate il consiglio e buona lettura, poi fatevi sentire per darmi il vostro parere a cui tengo molto.
domenica 28 dicembre 2008
Una lavagnetta magnetica x comunicare !
venerdì 26 dicembre 2008
Il carattere : comportamento o temperamento ?
"Non dire:“Sono fatto così..., sono cose del mio carattere",
mercoledì 24 dicembre 2008
" Gli auguri di Baffo e di Mamma E.R. "
lunedì 22 dicembre 2008
San Paolo sulla via di Damasco !
giovedì 11 dicembre 2008
Natale: tempo di regali !
sabato 6 dicembre 2008
venerdì 28 novembre 2008
"E se mancano i fondamentali ?"
dalla pagina delle offerte d'impiego:
domenica 9 novembre 2008
Album di famiglia : " la storia infinita del baffo "
venerdì 7 novembre 2008
Nota di costume !
A proposito di " abbronzatura " !
E' veramente giunto il momento di voltare pagina, con un radicale cambiamento di questi obsoleti rappresentanti della nostra politica, di qualunque colore e schieramento siano, mettendo al loro posto uomini che sappiano innanzitutto svolgere il loro ruolo di esponenti parlamentari in maniera responsabile e seria riguardo ai problemi reali del paese, e che inoltre ci restituiscano la voglia e il gusto di sorridere delle banalità della nostra vita politica quotidiana.
giovedì 6 novembre 2008
Il primo inquilino " colored " della Casa Bianca !
Yes We Can - (Si, si può)
Col riavvio del nuovo computer il video si è cancellato, riporto qui di seguito il link da cliccare per poterlo vedere, scusatemi per il disguido, Baffo.
mercoledì 5 novembre 2008
In prestito dal blog di Biancaneve !
Solo per oggi crederò fermamente,
nonostante le apparenze contrarie,
che la Provvidenza di Dio si occupi di me
come se nessun altro esistesse al mondo.
Solo per oggi avrò cura del mio aspetto;
non alzerò la voce, sarò cortese nei modi,
non criticherò nessuno,
non pretenderò di migliorare nessuno se non me stesso.
Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a
nessuno.
Solo per oggi dedicherò dieci minuti
a qualche buona lettura ricordando che,
come il cibo è necessario al corpo,
così la buona lettura alla vita dell’anima.
Solo per oggi non avrò timori.
Non avrò paura di godere ciò che è bello
e di credere alla bontà.
Solo per oggi mi farò un programma:
forse non lo seguirò a puntino ma lo farò
e mi guarderò da due malanni: la fretta e l’indecisione.
Posso ben fare per dodici ore ciò che mi sgomenterei
se pensassi di doverlo fare per tutta la vita.
venerdì 31 ottobre 2008
martedì 28 ottobre 2008
Alla villa: pochi i bambini ma molti i cani !
Da giorno 9 ottobre quando ho portato per la prima volta Giulio alla villa ad oggi le nostre passeggiate si sono ripetute più volte. Prendo sempre più gusto a queste ore passate in serenità col mio nipotino lungo questi viali in mezzo al verde. Riesco a lilassarmi come non mi accadeva da tanto tempo e a godere della innaturale e silenziosa tranquillità del posto, ben tenuto e coltivato, e turbato soltanto dall'abbaiare degli esponenti della razza canina e dai richiami dei loro padroni. Non mi è certo mancato il tempo per riflettere ed osservare. Cos'è accaduto in questi 30 e più anni che non ho più frequentato i parchi pubblici. Invero sono cambiate molte cose. Quando portavo i miei figli alla villa la popolazione infantile che la affollava era numerosa e allegramente chiasosa. Era un incrociarsi di carrozzine che trasportavano spinte dalle loro mamme piccoli neonati, un rincorrersi di bambini più grandicelli e dalle guance arrossate, un volteggiare nell'aria di palloncini colorati. Insomma una folla di persone che rappresentavano uno spaccato di serena e gioiosa umanità. Oltre ai molti bambini appunto , dai neonati a quelli più grandetti, numerose tate, molte mamme, qualche papà, parecchie nonne e nonni e gli immancabili pensionati. E poi anche allora qualche cane al guinzaglio. Oggi l'ambiente è completamente cambiato, non più il naturale vociare di bambini, perchè non ce ne sono quasi più, nessun capannello di tate ciarliere, perchè pare siano estinte, rare mamme con carrozzine, pochissimi nonni, assenti i pensionati. E pensare che ero convinto che avrei stretto nuove e simpatiche relazioni con altri nonni come me pensionati al seguito dei loro nipoti. In compenso sono accerchiato da un nutrito numero di cani di tutte le taglie, abbaianti e scodinzolanti ininterrottamente, accuditi con molta cura ed attenzione da amorevoli padroncini che li richiamano con buffi vezzeggiativi, che li accarezzanoe che li nutrono con prelibati bocconcini contenuti in apposite sacche. I proprietari di questi per lo più innocui animali sono costituiti in maggior numero da donne di media e giovane età, da qualche anziana signora, e da ragazzi e tante ragazze. Si fanno notare ancora per la loro assenza i pensionati. A questo punto mi faccio le seguenti domande: dove sono finiti i bambini ? Che ci fanno non dico le anziane signore ma quelle giovani con i loro cani e a quell'ora del giorno ? Sono mamme oppure no ? E se lo sono dove sono i loro figli? E tutti quei giovani che ci stanno a fare in orario scolastico, universitario o lavorativo con i loro fidi animali ? Ed ultima e intrigante domanda che mi pongo, ma i pensionati e i nonni di cui l'Italia si dice sia intasata, dal momento che siamo una nazione di vecchi e ad alta denatalità, dove sono andati a finire ? Le risposte cercherò di darmele poco alla volta nelle prossime passeggiate alla villa, non avendo ancora capito cosa è esattamente successo; e lo stesso invito rivolgo anche a voi. Fatemi conoscere il vostro parere con numerosi commenti a questo post. Il problema a me pare inquietante. Una cosa è certa, e lo dico agli ambientalisti, stiano tranquilli, poichè abbiamo risolto l'annoso problema del verde pubblico, non serve più, non ne abbiamo più bisogno, mancano i clienti, quelli di razza umana almeno, ne godono in compenso quelli di razza canina. Lasciatemi dire, passatemi il termine, e avendo premesso che a me questi quadrupedi sono simpatici, mondo cane !
domenica 26 ottobre 2008
Album di famiglia : " Giulio ti presento il bisnonno "
venerdì 24 ottobre 2008
" Visitare gli infermi "
Se poi siamo anche credenti, è nostro dovere di buoni cristiani, ricordarci delle opere di misericordia spirituale, come: consolare gli afflitti e pregare per i vivi, interessandoci quindi oltre che del corpo pure dell'anima di queste persone, non foss'altro che con una breve preghiera rivolta al Signore per la loro guarigione corporale e anche se necessario spirituale.
giovedì 23 ottobre 2008
martedì 21 ottobre 2008
A prestito dal blog di Mamma E.R. !
Visto che Mamma E.R. ha pubblicato ieri in un suo post delle notazioni interessanti sui nonni, alla cui categoria ora mi pregio di appartenere, ho approfittato, col suo permesso, per riportarle senza alcuna modifica sul mio blog, per questo la ringrazio e buona lettura a voi tutti !
La relazione nonni nipoti è una delle occasioni privilegiate nella vita delle generazioni e si esprime attraverso una dimensione affettiva caratterizzata dalla protezione e dalla fiducia speranza nelle possibilità dell’altro e nella responsabilità nei suoi confronti.
È questa una relazione relativamente nuova per la nostra società: per molti secoli i bambini non hanno conosciuto i nonni e solo negli ultimi decenni è diventato normale non solo “conoscerli” (grazie all’allungamento della vita media), ma anche e soprattutto avere con loro un rapporto di intimità, ben diverso da quello più “distante” e di “timore reverenziale” di qualche generazione fa.
Oggi la figura del nonno rappresenta una delle presenze tra le più importanti del “mondo relazionale” dei bambini. I nonni sono coloro che sanno trasformare in “fiaba” la storia della famiglia; sono coloro che sanno raccontare “di quando il papà e la mamma erano bambini”, sono i custodi e i narratori della storia familiare, coloro ai quali è affidata, anche solo attraverso la loro presenza, la trasmissione dell’appartenenza, ossia la possibilità, per le nuove generazioni, di essere riconosciuti e legittimati, di sentirsi parte di una storia accedendo all’albero genealogico materno e paterno. I nonni offrono ai bambini la prospettiva del tempo e della memoria, rappresentano la tradizione senza la quale la speranza sarebbe utopia.
I nonni sono inoltre coloro che hanno il tempo per poter “stare” con i nipoti, per “perdere il tempo” con e per loro. Potremmo definire il loro spazio relazionale con l’espressione “dimensione ludica”, caratterizzata da una piena libertà di scelta, ricca di valenze affettive e creative, svincolata da obiettivi immediati e pratici, legata al piacere di esprimere se stessi e di vivere con gratuita disponibilità il rapporto con l’altro. I bambini hanno bisogno di questo tipo di relazione e nessuno più dei nonni può offrire loro la possibilità di sperimentarla.
I nonni sono anche figure educative di sostegno ai loro figli/genitori: sanno offrire uno sguardo più disincantato alla complessa realtà che i loro figli si trovano ad affrontare davanti alla crescita dei propri bambini; sanno relativizzare e sdrammatizzare, ma anche “mettere in guardia” da superficialità e semplicismi.
Diventare nonni è un’occasione per portare a termine la propria maturità affettiva, volta a favorire lo sviluppo delle potenzialità dei figli e non teso alla propria autorealizzazione. Se si impegnano in questa direzione i nonni scoprono un fecondissimo rapporto con i nipoti improntato all’amore di tenerezza, ora che l’impegno educativo non è più loro ma dei figli.
Certo, a volte anche questa relazione presenta i suoi rischi: ciò avviene, per esempio, quando il nonno è “utilizzato” solo in modo funzionale e pragmatico, in un ruolo di
semplice “baby-sitter”, oppure quando la relazione tra i nonni e i genitori del bambino è caratterizzata da conflitti irrisolti trascinati dal passato (quando non si è attuata una corretta distinzione di coppia dalle proprie famiglie d’origine) : in questi casi il rapporto con la nuova generazione è utilizzato per “far pagare” al proprio genitore o al proprio figlio, sbagli mai perdonati e si assiste ad una sorta di “sfida” tra le due generazioni adulte, che rivendicano la loro esclusività annientando o squalificando le capacità educativa dell’altro. Se però prevale la comprensione tra le generazioni e se nonni e genitori hanno ben chiara la propria insostituibile e non vicariabile funzione, allora lo spazio della relazione nonni-nipoti assume un valore incommensurabile e rappresenta uno degli incontri intergenerazionali più importanti per la crescita delle nuove generazioni.
domenica 19 ottobre 2008
" Andare in pensione " : un punto di arrivo o un punto di partenza ?
giovedì 16 ottobre 2008
mercoledì 15 ottobre 2008
Con uno sguardo attento e sorridente a chi ci passa accanto !
martedì 14 ottobre 2008
Quante volte oggi hai detto "grazie " ?
lunedì 13 ottobre 2008
Ci ha insegnato ad essere sempre allegri !
Forse è stato l'ultimo scherzo fatto nella sua vita,anticipando le sofferenze che gli sarebbero toccate, visto il suo male, privandole di quel corpo a cui avrebbero dovuto infliggerle.
Mi limito semplicemente a dire in questo momento di dolore per la sua perdita, che si è trattato invece di un atto di misericordiosa clemenza dovuto alla bontà di Dio.
Ciao Zio !
sabato 11 ottobre 2008
" Promotori di vera fraternità "
venerdì 10 ottobre 2008
Gli scatti di Baffer-six !
giovedì 9 ottobre 2008
A Villa Trabia con Giulio !
sabato 27 settembre 2008
Di sgarrubbo...
Carissimi,
Premetto di non essere Baffo, ma persona a lui vicina. E di essermi introdotto, nella notte e a sua insaputa nel suo blog. Se leggete le mie parole, probabilmente, vuol dire che le potete leggere. Intanto io magari subisco la pena della Sharia in fondo a una cella buia. Vediamo a noi, all'oscuro della lampada notturna :
A casa di Baffo tutti o quasi ormai riposano. Sono stati giorni intensi, è nato Giulio e abbiamo rifatto la cucina di casa.
La cucina, Baffo e consorte, se la progettano e rifanno assieme da se, come sempre, come la loro vita, mamma cuce le tende, papà le monta, l’economia domestica oltre la soglia della pensione esige di coniugare l’euro con il gusto. Il tandem funziona, come sempre ha fatto, e le cucine durano trent’anni senza perdere in bellezza e stile. E poi si rífà, come dicono a Milano e si ricomincia.
Tanto per cambiare, mamma ha fatto ripartire per l’ennesima volta la sua scuola e tenuto le sue prime conferenze: ogni passaggio di un figlio da casa è per lei una segreta occasione per raccogliere i semi di scienza che un tempo ha piantato, lasciando a noi bambini i suoi sogni di architettura, lettere, filosofia. Ma anche noi, di nascosto, trascriviamo appunti che diventeranno sostanza delle nostre lezioni universitarie, dei nostri progetti, dei consigli per gli amici più cari e ovviamente materiale per il nostro dormiveglia. La nostra non è interazione ma relazione. Quanto a Baffo, nel suo nuovo ruolo risponde alle chiamate che gli giungono (a titolo di nonno) dai novelli genitori con manuale e occhiali e si prepara al suo imminente futuro di padrino cattolico nella società postmoderna delle relazioni liquide. Senza strafare, come l’esperienza gli ha insegnato. Negli spazi di libertà, smista le chiavi delle macchine di casa soddisfacendo gli impegni sempre inderogabili di ciascuna delle figlie, più imprevedibili delle trattative Alitalia. E così, finisce per usare l’autobus.
Marta ha subito una festa a sorpresa per i suoi 23: i suoi dolori incompresi sono stati più che compensati da regali e da affetto, ma la sorpresa se l’è proprio cucita addosso da se (vedi alla voce Sitcom); Elisabetta divide la sua testa psichiatrica tra il parrucchiere e la contemplazione del bimbo. Conseguenza: adesso una frangia le copre metà della faccia. Quello che c’è dietro (la faccia), lo sappiamo invece in pochi. Palola e io abbiamo confezionato un cd intitolato Ninna Nanna per Giulio, che è venuto proprio bene e che domani sarà un piccolo regalo di noi zii al nipotino. Purtroppo il nostro Zefiro mancherà all’appuntamento, e questo sarà un vuoto grande per noi zii e per lui. Da addebitare agli alunni di Prof 2.0.
Finite queste righe, andrò anch’io a dormire, nell’appartamento contiguo, dove vive la nonna (mia), novella bisnonna.
L’ho trovata molto cambiata. Praticamente una bambina. Meno. Il limite di energia per tenere in vita una donna, la sostanza minima perché ci sia un’esistenza al di qua della soglia. Quel che è necessario per essere presenti al mondo. Lei, fino a poco tempo fa indipendente, attiva, in movimento. Oggi, mi ringrazia nella sua immobilità forzata; debole, vede, lei sempre così impaziente, solo le cose belle, il bene della vita e delle persone, degli affetti, dei legami sinceri. Li sente più che vederli. Ma è un sentire pienamente umano, non una reazione. Ringrazia e chiede perdono. Domanda se è stata una buona moglie, madre, nonna. Tra le sue mani fragili e trasparenti vedo agitarsi le manine esigenti di Giulio; Giulio che domani comincerà quella vita soprannaturale che lei si avvia a concludere su questa terra. Non chiede, ha dato. Anche stasera, ho baciato quella sua fronte secca, riarsa, cosa che mai prima di questi giorni avevo fatto: pudore, discrezione? L’ho detto, mia nonna è cambiata, è diventata un esempio, una testimonianza vivente e consapevole, convinta che la pazienza di ogni giorno avesse un senso. Una pazienza sporca, stanca, umiliante. Una pazienza che non aveva mai capito. Sono convinto che è un regalo per Giulio, per noi nipoti, per i suoi figli. Lei è l’ultimo baluardo della sua generazione. Noi ci passiamo responsabilità a secchi.
I lunghi discorsi quotidiani con lei: le mie parole non so dove finiscono, perché dopo pochi istanti le ha già dimenticate. Ma da qualche parte, per vie tortuose, ma capillari, arrivano a un fondo, come l’acqua penetra il terreno arido, scompigliato della nostra isola di sterpi bruciati. Acqua nascosta, che fende e rimescola, che dal nulla apparente fa comparire come d’incanto un albero. Diceva San Josemaría che in Sicilia tutto è grande, le piante, la frutta, i fiori. Così anche le persone, le loro anime, i loro cuori. Siamo gente complicata, inturciuniata, stirpe di mercanti e di olivi alla ricerca disperata della luce o dell’acqua, altalenanti tra il biondo normanno e l’olivastro saraceno, ma il nostro cuore è a misura della larga costa di Balarm, tutto porto, grande abbraccio, celeste, azzurro, verde, blu intenso, capace di accogliere e custodire tutti e ognuno. Senza fretta, senza forza. Mangiandoti le tue due salme di sale per farti un amico con il quale condividerai il silenzio. Unica regola: mai pressare, costringere; piuttosto, fare attenzione, ammirare con distacco, percepire il bagliore nella pupilla, lo spostarsi di un sopracciglio su una fronte abbronzata, un piccolo servizio reso nella salutare omertà che resiste a declinare le proprie particolarità, lasciandole nel vago; piuttosto distinguere la profondità riposta in fondo a una voce rauca o il sollievo balsamico di un attacco di sivo, che rende umani i movimenti ineluttabili di noi, antichi dèi greci e santi scolari del corano. Devi saper vedere orbite umide cerchiate di rosso, impercettibili movimenti del viso che oscillano tra la tristezza e il sorriso. Devi capire ciò che un Baffo sa comunicare, il sussurro di un Padrino buono e affettuoso.
Scusa papà dell’intrusione e grazie ancora di tutto
lunedì 22 settembre 2008
Un annuncio inatteso !
Che il mio angelo custode e quello di Giulio ci proteggano in questo cammino che stiamo per intraprendere insieme!
mercoledì 17 settembre 2008
Il miracolo di una nuova vita !
venerdì 12 settembre 2008
Album di famiglia: " lo zio Totò " un uomo dal cuore grande !
martedì 9 settembre 2008
Finalmente è arrivato Giulio !
domenica 7 settembre 2008
Ahimè, era il momento di tornare !
Fig.1- L. Da Vinci
mercoledì 27 agosto 2008
Album di familia : " Una preziosa coppia di amici ".
venerdì 22 agosto 2008
" Per ricordare Marina "
Vi chiederete perchè non ho subito citato anche il nome della loro mamma, il motivo è semplice: la cara Marina ci ha lasciato nell'ottobre del '95, prematuramente a 41 anni, per un male incurabile, andandosene in cielo. Ho sempre rinviato la scrittura di queste righe perchè è stato per me molto difficile trovare lo spirito e le parole adatte per parlarvi di questa grande donna che è stata mia cognata. Ora ci sto provando. Quando dico grande, non è per enfatizzare, poichè Marina era anzi una donna schietta e semplice, ma "grande" nel condurre la sua pur breve esistenza di professionista, era dottoressa in farmacia, e di mamma di 6 figli. Figli dei quali ha curato in maniera attenta e puntuale, insieme al marito, l'educazione e la crescita umana.Ricordo come conciliava l'assorbente lavoro professionale in farmacia, dove dava al cliente un'assistenza competente e gentile, e l'impegnativa conduzione di una famiglia numerosa come mamma e come moglie di un marito ottimo ma ad un tempo molto esigente. I figli abbracciavano un arco di età di 14 anni, dai 16 anni di Luca ai 2 di Boba, e Marina aveva la capacità di dare ad ognuno di loro l'affetto e le cure di cui avevano bisogno. Donna dalla fede forte ed immediata si abbandonò totalmente nelle mani del Signore. Ciò che ricordo meglio sono ancora gli ultimi 2 anni della sua preziosa vita, cioè gli anni della sua malattia, affrontata con coraggio e con disponibilità verso gli altri, riuscendo sempre, anche se con un velo di malinconia, a donarci il suo dolce sorriso. Ero vicino a lei qualche poco tempo prima che spirasse e mentre si lamentava sommessamente per il dolore che aveva all'addome, mi sussurrò che non aveva più la forza di lottare, poi salutò il suo Beppe rammaricandosi di lasciarlo da solo con un carico così gravoso da portare avanti. Se ne andò in punta di piedi e con grande serenità, addormentandosi nel Signore.
martedì 19 agosto 2008
" Scacco matto " !
L'obiettivo per un principiante come me era stato raggiunto, avevo in qualche modo imparato a giocare a scacchi alla meno peggio. Era ora di tornare a studiare con più continuità ed impegno, ma soprattutto di trovare un nuovo passatempo per i nostri momenti di pausa.
giovedì 14 agosto 2008
Upstate New York : una sbornia da marine !
mercoledì 6 agosto 2008
1961 : " Sul cocuzzolo della montagna "
Fig.1-Saas Fee - Fig.2-Vallese-Alpi Svizzere
Fig.6-Il Ghiacciaio dell'Aletsch
Solo un passo indietro nel tempo per dirvi della mia amicizia con questa famiglia zurighese. Fin dall'età di circa 10 anni mi recavo ogni estate con i miei nonni materni a Montecatini, mio paese natale, dove si dedicavano alle cure termali. Lo stesso motivo portava lì ogni anno la famiglia Reinhard che alloggiava nella stessa nostra pensione. Facevano parte del nucleo familiare oltre ai genitori e all'arzilla nonna materna, i due figli Ernestalex, della mia stessa età, e il fratellino Dany, un simpaticissimo bambino di 5 anni dai capelli rossi e lentigginoso. L'amicizia fra me e la famiglia si rinsaldò negli anni e fu così che mi ritrovai in vacanza insieme a loro nel Vallese in quell'agosto del 1961.
Le attività che svolgevamo erano tipiche di un paese alpino: marce in alta quota lungo i sentieri di montagna da un rifugio all'altro, con attraversamento del ghiacciaio dell'Aletsch, il più lungo d'Europa con i suoi 23 km. ; scuola di arrampicata in sicurezza, con funi e imbracature, con i maestri rocciatori della valle. Si decise di fare la scalata dell'Allalinhorn, la cima più alta del luogo, di 4027 m. Contattammo la guida che doveva accompagnarci, e così, un pomeriggio del mese di agosto, partimmo da Saas Fee io, Ernestalex, Marion, una ragazza olandese che abitava nel nostro stesso albergo, e la guida Willie, un uomo asciutto, alto ed abbronzatissimo, molto somigliante all'attore Gary Cooper, che ci fece subito capire che chi comandava era lui, atteggiamento che gli competeva visto che era il responsabile della nostra incolumità in un'impresa che comunque comportava un qualche rischio. Da quota 1800 raggiungemmo verso il tramonto il rifugio base la Langfluh-Hutte a 2890 m. Dopo aver cenato in una sala affollata da altri escursionisti, siamo andati a dormire alle 21 circa. La sveglia fu alle 3 del mattino, poichè bisognava attraversare il ghiacciaio prima del sorgere del sole quando la neve era ancora dura e compatta. Legati in cordata con in testa Willie inizziammo l'ascensione. L'atmosfera era surreale: silenzio, il rumore dei nostri passi e i secchi comandi della nostra guida, alla quale ubbidivamo prontamente. Ogni tanto ci fermavamo per riprendere fiato e per mangiare un pezzo di cioccolata o una zolletta di zucchero. Cominciava ad albeggiare e si intravedeva la vetta che dovevamo raggiungere. Cosa che avvenne verso le 6.30 in coincidenza con i primi luccicanti raggi di sole che si riflettevano sulla candida neve. Il panorama di tutte le cime alpine, nitide in quella limpida mattina, e illuminate dai bagliori del sole era uno spettacolo che difficilmente dimenticherò. Dopo una sosta in cima di circa mezz'ora, riprendemmo il cammino in discesa verso il rifugio base. Da lì raggiungemmo verso l'ora di pranzo il nostro albergo, dove, i componenti la spedizione, fummo accolti calorosamente dalle famiglie in attesa. Non era certo il tetto del mondo che avevamo raggiunto, ma per noi giovani e improvvisati scalatori fu come se lo fosse stato !