La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

giovedì 25 giugno 2009

Domani 26 giugno festa di san Josemaría .


Nei quattro continenti, domani 26 giugno, festa liturgica di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, verranno celebrate sante Messe in onore del Santo Sacerdote, verso cui nutro devozione ed un particolare affetto avendo avuto la ventura di conoscerlo e frequentarlo negli anni '70, apprezzandone la sua profonda umanità e i suoi preziosi insegnamenti sulla vita dei laici nel mondo.
Invito i miei amici, in tutta libertà, a pregare il Santo perchè faccia da intercessore per le loro intenzioni.

P.S. Per chi volesse partecipare ad una delle Sante Messe che verranno celebrate in Italia, allego il link per accedere all'elenco delle chiese con i relativi orari della funzione liturgica:

http://www.opusdei.it/art.php?p=1031


mercoledì 24 giugno 2009

La noche del flamenco !































Ieri sera nel'accogliente cornice del Country Club di Palermo si è tenuta l'esibizione di fine anno della scuola di flamenco della virtuosa Ornella Cappello, a cui appartiene Baffer-5, conosciuta in rete col blog "laquintafiglia", la quale ha interpretato con una intensa deammatizzazione di qualità "una sivigliana" ed ha accompagnato con le armoniche percussioni del suo cajòn le altre compagne.

Ecco il sito di You Tube Dove potrete vedere il video dell'evento:

http://www.youtube.com/watch?v=Vb7Y76-8Ifw



lunedì 22 giugno 2009

Un lettino con 40 anni di storia e sorpresa finale !















Nel giugno del 1970, quando io è mammaE.R., in dolce attesa del nostro secondo genito Fabrizio, che sarebbe poi nato a fine agosto, abitavamo a Milano, ci rcammo in un fine settimana a trovare dei cari amici che abitavano ad Inverigo, vicino Erba. Durante il trasferimento in macchina notammo un negozio di un artigiano viminaio che esponeva dei manufatti originali e di buon gusto.
Nonostante fosse domenica era aperto al pubblico. Nel pomeriggio ci recammo lì, interessati all'acquisto di un lettino per il nascituro, che potesse entrare nel nostro mini appartamento milanese di 60 mq., dove vivevamo insieme a Marco. Non aveva niente di pronto, ma ci disse che lo avrebbe potuto costruire per tempo, ce ne fornì uno schizzo, che ci convinze, ed essendo il costo anche abbordabile , concludemmo l'acquisto. La consegna sarebbe avvenuta a settembre al nostro rientro dalle "ferie per maternità" in Sicilia. E fu così che il piccolo Baffer-2 dalla 2° settimana di vita e per i seguenti 3 anni circa, si concesse al sonno quotidiano e ad estemporanei pisolini nel comodo lettino costruito appositamente per lui.
Un anno dopo ritornammo alla casa base, e il lettino seguì la nostra stessa sorte. A Palermo nel giro di 3 anni, traslocammo per ben 3 volte, fino ad abitare nell'attuale casa, dove il fedele lettino seguì Baffer-2. Da allora in poi l'oggetto del riposo notturno ospitò ben altri 4 figli fino ad andare in pensione verso la fine degli anni '80. Fu riposto con cura, avvolto da un telo di plastica, prima nel soppalco del nostro box auto per poi finire nel '92 nel capanno della casa di campagna, dove trascorrevavo parte delle vacanze estive, a circa 900 mt. di altezza. Questa la storia antica.
Veniamo ai giorni d'oggi. Il fine settimana scorso io e mamma E.R. ci siamo recati in campagna per rimettere in ordine la casa, che ha subito nel mese scorso lavori di muratura e manutenzione straordinaria. Nel rendere nuovamente abitabile la dimora estiva, nel verde collinare, abbiamo provveduto a preparare anche il posto che ospiterà Giulio, il nostro nipotino di circa 10 mesi, figlio di Baffer-2. Pensavamo di portare la volta successiva il lettino da campo che teniamo in città per le sue incursioni in casa nostra. Però a quel punto nel fare un sopralluogo nel capanno, sotto un grande quantità di antiche suppellettili abbiamo intravisto il vetusto "lettino in vimini", a questo punto ne abbiamo verificato subito lo stato di conservazione. Tolto il telo di plastica , con nostra grande meraviglia lo abbiamo trovato in ottime condizioni, e ci siamo accinti a spolverarlo e a dargli una bella lucidata. Nel rimuovere il materassino a molle, anch'esso in ottime condizioni, abbiamo trovato con grande "sorpresa" incastrato fra due giunchi, "un succhiotto" in tutta gomma, anni '70, che ci ha piacevolmente riportato indietro nel tempo. Nen possiamo garantire che il titolare dell'oggetto, adibito alle ciucciate dei pargoli, fosse proprio Baffer-2 o uno dei suoi fratelli o sorelle. A noi piace pensare che fosse appartenuto proprio a Fabrizio. Adesso il lettino dal gusto dichiaratamente vintage è stato collocato in una camera da letto della casa di campagna, in attesa di ospitare la prossima settimana, ancora una volta, gli innocenti sogni di un piccolo bambino, che guarda un pò è Giulio, il figlio primogenito di Baffer-2, che a distanza di circa 39 anni si riappropria di diritto di qualcosa che era appartenuta per prima a suo padre. Il ciuccio chiaramente non verrà riciclato anche se sicuramente consevato come oggetto "cult".
Avrò il cuore tenero, ma mi commuove pensare, che questo lettino stia lì a testimonianza della storia quotidiana, di circa quarantanni, della nostra felice e numerosa famiglia.

P.S. Come promesso ecco la foto del lettino originale che ha sostituito quella di repertorio.

giovedì 18 giugno 2009

Per dirla con Bennato: " L'isola che non c'è " !

Da buon siciliano più che stupito sono preoccupato, si comincia sparendo dalle cartine, per poi...

Articolo pubblicato sul sito Design the Sign col titolo : "Alla faccia dei tagli":

Sappiamo bene tutti che Alitalia (detta anche Alitaglia) è in un momento di forte crisi e tagli, ma così mi sembra un po’ troppo…

Sulla rivista ufficiale dell’Alitalia “Ulisse“, di maggio 2009 è comparsa questa cartina delle tratte internazionali.

Alitalia_pp

Come ben si nota mancano la Sicilia, Creta e Cipro!! ahahahah!

Da notare come Malta galleggi nel Mediterraneo…Che dite? Una svista grafica o un indizio di una nuova politica aziendale?

O, aggiungo io, un' omissione volontaria di un cartografo leghista ?

P.S. Per rendervi conto che non è un vostro problema di vista, cliccate sull'immagine.


lunedì 15 giugno 2009

Amarsi: un incontro fra due persone o solo fra due corpi ?

Ovvero: "Educazione sessuale"
in classe ?
o meglio "Educazione all'amore"
in famiglia ?


IL punto interrogativo del titolo mette in evidenza che si tratta chiaramente di una domanda che esige una risposta altrettanto chiara. Cosa ha provocato in me l'esigenza di porre questa domanda, forse banale, ma sicuramente provocatoria, dal momento che oggi la risposta sembra purtroppo ovvia, quando ovvia non lo è per nulla?
Qualche giorno fa ascoltavo in auto, dalla solita emittente radio con cui sono sintonizzato, uno scambio di battute fra il conduttore e un genitore che raccontava un fatto accaduto nella IV classe elementare della scuola che frequenta suo figlio in una città del nord. Bene la scuola in oggetto, con grande lungimiranza e forse ingenua buonafede, e senza avvisare i genitori, aveva organizzato un incontro nella classe di questi alunni, dei due sessi e fra gli 8 e i 9 anni, centrato sull"educazione sessuale", che meglio sarebbe definire "informazione sessuale", affidandone la conduzione alla accademica competenza di una psicologa specializzata in sessuologia. Pare che la competente esperta della materia in oggetto abbia fatto innanzitutto una dettagliata esposizione, con l'ausilio di un accattivante PowerPoint ricco di immagini eccessivamente realistiche, dell'anatomia e della fisiologia degli organi genitali de due sessi. Poi è passata a parlare dell'accoppiamento in termini molto precisi ma crudi, per finire col parlare di contraccezione e sesso sicuro. Ripeto se ce ne fossimo scordati, il tutto in una IV elementare! Il genitore riferisce ancora del disagio di molti di questi bambini , nei giorni seguenti all'intervento in classe, che tenevano in casa un atteggiamento taciturno, poco allegro, accompagnato anche in qualche caso da crisi di pianto immotivate, insonnia, ed incubi notturni. Preoccupati, i genitori dopo un'indagine sommaria e qualche domanda fatta ai bambini con la dovuta cautela, sono venuti a conoscenza del su citato intervento in classe, che definirei clandestino, della Dottoressa X, specialista sessuologa.
Sorvolo sulla baraonda che il fatto ha chiaramente scatenato fra i genitori e l'ingenua direzione della scuola, e lascio alla vostra personale valutazione il singolare episodio.
Passo invece a raccontarvi un aneddoto, vissuto in seno alla mia famiglia, quando mio figlio Baffer-one , ora 42enne prof di filosofia Morale in un Ateneo romano, all'età di 8 anni era interessato a guardare con una certa curiosità, dal balcone del retroprospetto del nostro appartamento, il viavai di coppiette che si avvicendavano nella strada senza uscita sotto casa nostra con evidenti e pubbliche effusioni "di affetto". Mamma E.R. avendo notato il fatto, me lo riferiva dicendomi che era forse giunto il momento che io parlassi al mio primogenito riguardo agli episodi che avevano suscitato la sua infantile curiosità e gliene dessi una accettabile spiegazione rapportata alla sua giovane età. A dire il vero la cosa mi imbarazzava un po', e non sapevo come e quando affrontare l'argomento, essendo la prima volta che mi trovavo ad affrontare una simile evenienza, cosa divenuta più semplice ma comunque sempre impegnativa via via che i figli da 1 sono divenuti 6. L'occasione si presentò qualche giorno dopo, quando per motivi familiari ho dovuto fare un viaggio in macchina di quasi 4 ore da Palermo a Messina. Per non viaggiare da solo, proposi a mio figlio di accompagnarmi, la qualcosa lo eccitò moltissimo. Partimmo la mattina dopo , di buon'ora, e giunti a metà strade circa, fra una cosa e l'altra, mi venne in mente di portare la discussione sulle "coppiette" che amoreggiavano sotto casa nostra. Una cosa tira l'altra, cominciai, essendo medico, col dargli alcune informazioni di carattere anatomico e fisiologico circa la differenza fra i due sessi, il tutto in maniera essenziale e sobria, senza dilungarmi in eccessivi e innecessari particolari che avrebbe appreso da più grande per suo conto. Non posso dire che mostrasse un particolare interesse per l'argomento, comunque per fortuna ero arrivato in tempo , poichè non aveva ricevuto al riguardo informazioni fuorvianti da qualcun'altro, in merito a ciò. Poi passai a personalizzare il dialogo, spiegandogli che per questi rispettivi attributi del corpo umano, l'uomo e la donna provano un'istintiva attrazione che col tempo diviene oggetto di scambi affettivi. Gli raccontai di come avevo conosciuto mammaE.R. , di come ero stato attratto dalla sua bellezza, del corteggiamento, del nostro innamoramento, del fatto che cominciammo a volerci bene, col totale coinvolgimento del cuore colla parte estetica, fino ad arrivare al matrimonio, dove l'amore fra me e mamma E.R. giunse a completezza e a maturazione col dono della nostra parte fisica, che come conseguenza aveva portato probabilmente alla suo concepimento e alla sua nascita. Non ho mai parlato ai miei figli di api, cavoli, cicogne o altre favole del genere, nemmeno da più piccoli. Questa seconda parte del discorso lo vide molto attento: mi chiese quando cominciammo a capire di volerci bene e come ce lo siamo detto. Mentre glielo raccontavo i suoi occhi brillavano di una luce insolita. Il nostro viaggio continuò tranquillo , chiaccerando sugli argomenti più diversi dalle vacanze allo sport. Sbrigate le mie faccende, dopo un simpatico pranzo al ristorante , che lo fece sentire molto importante, avendolo condiviso da solo con me, prendemmo la strada del ritorno che ci riportò nel tardo pomeriggio a casa. Quella sera prima di coricarsi venne a darmi la buona notte, e colsi nel suo sguardo come una sensazione di compiacimento mista a gratitudine. I giorni che sguirono non videro mio figlio per nulla turbato, di cattivo umore o con problemi di sonno o con incubi, ma sereno come lo può essere un bambino di 8 anni in seno ad una famiglia che gli vuole bene e che glielo fa capire. Qualche tempo dopo, Baffer-two, la peste di casa di 4 anni , durante il pranzo ci mise in imbarazzo con una delle sue intriganti domande a bruciapelo:"come nascono i bambini?".
Mentre annaspavo in cerca di un' adeguata risposta plausibile per la sua età, giunse a salvarmi con la sua tranquilla e sorridente risposta Baffer-one: " quando avrai l'opportunità, anche tu ,di andare con Papà a Messina lo scoprirai ". La risata generale che ne seguì fu sufficiente a soddisfare la curiosità del fratellino. La naturalezza di questa semplice risposta mi fece capire che la comunicazione fra me e mio figlio su quel delicato argomento aveva dato i suoi frutti, senza provocargli il minimo trauma psicologico. Penso che ciò sia stato il naturale frutto di un dialogo su cosa sia l'amore fra due persone nelle sue componenti fisica, affettiva e psichica, non certo su cosa sia il sesso preso da solo e raccontato in maniera avulsa, mutilando la persona di tutte le sue altre capacità che gli danno dignità e qualità. A questo si deve aggiungere che questo scambio formativo è avvenuto nell'ambito delle relazioni familiari, cioè nel suo alveo naturale e in un ambiente che si caratterizza per la ricchezza affettiva, nel reciproco dono totale dell'uno all'altro. Ecco perchè oggi posso ben dire che mio figlio non sminuirebbe mai la parola amore, togliendole quella dignità e qualità di cui abbiamo già detto, pronunciando in maniera impropria, come è di uso corrente oggi, la frase: "fare all'amore", al posto di quella più pertinente "fare sesso".
Questo racconto, patrimonio della nostra storia familiare, è la mia risposta a caldo a ciò che ho casualmente ascoltato, con stupore, attraverso la radio appena qualche giorno fa.

domenica 14 giugno 2009

" Nella festa del Corpus Domini "


Concedetemi quest'altro post di carattere spirituale, accettandolo di buon animo, e senza bollarmi di un clericalismo che non mi appartine affatto. La Chiesa ci propone oggi una della feste cattoliche più significative dell'anno liturgico. A questa antica festa, che fu istituita infatti nel 1264 da Papa Urbano IV, si legano una tradizione e una delle devozioni più sentite da milioni di fedeli cristiani di tutto il mondo, dai secoli passati ad oggi: la "processione del Corpus Domini". Il significato liturgico di processione è "il procedere con", il "camminare con", cioè l'accompagnare tutti insieme Gesù in questa tappa del cammino di salvezza che ci propone. Qualcuno, a questo che è un mio libero invito a partecipare alla processione del Corpus Domini, mi giudicherà, ai tempi d'oggi, un po' sorpassato ed anche un po' bigotto, ma se andate indietro con la memoria, forse molti di voi da piccoli, hanno preso parte a questo semplice atto di pietà popolare, che oggi probabilmente vi scandalizza, mossi dai soliti rispetti umani, accompagnati da un genitore, da un nonno o da qualcun altro. Bene allo stesso modo con il quale facciamo di tutto per partecipare ad un evento musicale, politico, o di piazza in genere, che ci interessa, spostandoci anche da un luogo all'altro, consideriamo questo, come si usa dire oggi, un "happening" eccezionale che i fans di Gesù non vogliono assolutamente perdersi( fra l'altro è anche gratis). Spero che molti di voi, oggi pomeriggio, mi facciano compagnia in questa festosa passeggiata al seguito dell'Ostia Santa; fisicamente per coloro che vivono nella mia stessa città, spiritualmente per quelli che vi prenderanno parte nelle loro. Non lasciamo ancora una volta, come è avvenuto spesso in passato per ognuno di noi, Gesù da solo.

giovedì 11 giugno 2009

Il mio incontro quotidiano con Gesù !

Il passare degli anni ti porta, se vivi il rapporto con te stesso in maniera coerente e sincera, a conoscere il tuo valore come persona, e a questo punto ti vai liberando di quei rispetti umani che utilizzavi per difendere la tua intimità, della quale non ti eri ancora impadronito del tutto, dal giudizio degli altri. Questo conoscersi a fondo porta al bisogno di comunicare agli altri le cose buone che scopri in te e che ti senti di condividere con gli altri. Ecco com'è nato, direi in maniera spontanea, questo blog. Ed ecco perchè oggi posso scrivere questo post su di un argomento decisamente personale senza la minima reticenza. Bene ogni mattina, da più di trent'anni, comincio la mia giornata partecipando alla Santa Messa. Tutto è andato concretizzandosi poco alla volta quando ho cominciato a capire che essere cristiano non era per me essere semplicemente il portatore di un'attributo dovuto alla tradizione cattolica della mia famiglia. Ho scoperto, anche se può sembrare banale, che essere cristiano, vuol dire riconoscersi nella dottrina e nella persona di Gesù Cristo. E' stato l'aver scoperto Dio incarnato nella persona di Suo Figlio, che mi ha spinto a volerlo conoscere meglio; e così, un giorno dopo l'altro, ho capito che mi stavo innamorando della Sua Persona, giungendo, alla fine di un percorso di conversione intima, a donargli tutto il mio cuore. E così come era stato naturale, quando m'innamorai di mia moglie, in un primo momento volerla incontrare ogni giorno per starle vicino, e poi in seguito una volta sposati iniziare le mie giornate con una manifestazione di affetto nei suoi confronti, perchè grato di averla accanto; è stato altrettanto naturale avvertire l'esigenza di andare a trovare ogni mattina Gesù, per vivere alcuni momenti di intimità con lui. Così ha preso corpo la mia consuetudine, ora divenuta esigenza vitale, di andare a Messa ogni giorno, ed iniziare la mia giornata avendo segnato come primo appuntamento sulla mia agenda l'incontro col mio Buon Amico Gesù. Il poter realizzare questo non è stato per nulla facile, ma frutto di sacrifici quotidiani e di atti ripetuti di volontà. Come da innamorato, quando ero fidanzato, facevo di tutto per incontrare mamma E.R., superando qualsiasi difficoltà di tempo e di spazio, fino a trasferirmi da Roma, dove frequentavo l'Università, a Palermo, per starle vicino; allo stesso modo mi sono guadagnato lo spazio per la Santa Messa nella mia giornata, sacrificando parte del mio sonno, al quale pensavo di non poter rinunciare nemmeno in parte, ed organizzando il mio lavoro professionale in relazione a questo primo appuntamento. Sono sempre andato alla ricerca di una Chiesa lungo il percorso che mi portava al mio lavoro e con un orario della Santa Messa compatibile con questo.
A questo punto vi sarete chiesti se vi siete imbattuti in una beghina bigotta che passa il suo tempo fra chiese e sacrestie; ma posso assicurarvi che non è affatto così. Questo appuntamento quotidiano con un Amico così importante ma sempre totalmente disponibile, e sempre disposto a darti udienza, è per me il carburante necessario per far funzionare al meglio il motore che muove la mia giornata, di marito, di padre di famiglia, con un lavoro professionale di medico, e di cittadino inserito nel proprio ambiente sociale.
E' sulla patena del sacerdote celebrante, al momento dell'offertorio della Santa Messa, che metto tutte le mie intenzioni per le cose e le persone con le quali entrerò in contatto durante il giorno. Ed è cosi che la mia giornata di cristiano, laico al cento per cento, inserito nelle viscere di questo mondo in cui vivo, prende corpo, divenendo il naturale cammino di dedizione al Dio che ho liberamente scelto e al Quale ho donato il mio cuore, cammino percorrendo il quale posso santificare, in maniera del tutto spontanea e senza stranezze o fanatismi, tutte le realtà della mia giornata: in famiglia, nel lavoro, nelle relazioni sociali, offrendole e affidandole alle provvidenti mani del mio Amico Gesù. Credetemi, non c'è modo migliore per affrontare gli avvenimenti che ogni nuovo giorno ci pone innanzi, cercando di viverli con serenità e senza lasciarsi prendere da sterili nevrosi esistenziali.
Ho scritto questo post con l'intento di oltrepassare le barriere del virtuale, per propormi ai miei lettori, una volta e per tutte, come un amico reale, con i suoi pregi e i suoi difetti, che vive in una realtà concreta, e non si serve del mezzo informatico per offrire di se attraverso il blog un'immagine puramente formale ed astratta.

mercoledì 10 giugno 2009

Ecco la risposta al quiz !

Il termine per la risposta al quiz è scaduto, ed essendo amante della puntualità circa gli impegni presi, eccovi la soluzione, che non vi darò personalmente ma servendomi di un ducumento della videoteca della RAI, datato 1958. Non c'è nessun vincitore, dal momento che pur essendo diventato il vocabolo "sarchiapone" di uso comune, non esiste di fatto in nessun dizionario della lingua italiana,essendo stato il parto della fantasia creativa di un noto comico italiano del secolo scorso, l'impareggiabile Walter Chiari. Sarà il gustoso ed esilarante video a darvene contezza. Al prossimo quiz, e per il momento un allegro saluto da (nonno) Baffo !

Il Parlamento Europeo colpevole di "riciclaggio politico" !





















L'unica magra soddisfazione che mi rimane della mia astensione dal voto è di non aver contribuito con una mia scelta all'assegazione, di una comoda poltrona di parlamentare europeo a Strasburgo, a favore di personaggi vetero-politici. Scorrendo la lista dei 72 candidati, che l'Italia col suo voto, ha eletto, suscita meraviglia e tristezza ad un tempo ritrovarvi, riciclati dopo tanti anni di militanza in formazioni politiche anche diverse nel tempo, nomi come quelli di: Ciriaco De Mita, Clemente Mastella, Leoluca Orlando, Sergio Cofferati ecc.,ecc.,ecc... Sono riusciti ad occupare, ancora una volta, una poltrona di parcheggio, in un parlamento alternativo, in attesa di tempi migliori; si perchè penso proprio che non finisca quì. Non intendo minimamente dare giudizi di merito nè di ordine morale sulle persone citate, ma il permanere di questi personaggi, vere "cariatidi politiche", in seno ad un parlamento, anche se di seconda classe, non può esimermi da un ironico quanto rassegnato sorriso !

lunedì 8 giugno 2009

Visto che l'astensionismo elettorale ha contagiato anche voi riguardo alle risposte al quiz, mi permetto di spostare il termine della consultazione a mercoledì sera ! Arrivederci, (nonno) Baffo

P.S. Ho dimenticato di dire che il primo a dare la risposta esatta riceverà un premio a sorpresa.

domenica 7 giugno 2009

(nonno) Baffo si astiene !

Quando i commentatori televisivi danno nei vari notiziari le percentuali dei non votanti ad un turno elettorale, non fanno che citare una cifra che sa di anonimato perchè fa chiaramente riferimento a un numero X di elettori di cui non si conosce l'identità; del resto non potrebbe essere altrimenti essendo il voto un diritto del cittadino sì, ma che si compie in tutti i paesi democratici nel segreto dell'urna. Oggi un elettore almeno ha un nome: il mio. Ebbene per la prima volta in vita mia, da quando ho diritto al voto, mi sono astenuto dal recarmi al mio seggio elettorale. Dirò di più non mi sono nemmeno reso conto che le Elezioni Europee si celebrassero oggi. Mi sento di dover confessare pubblicamente questo mio peccato civico, assumendomene ogni responsabilità. E non sono nemmeno un pentito della politica, ai cui appelli ho sempre cercato di rispondere con coscienza. Oggi per me è un giorno veramente triste, dal momento che non ho trovato una sola formazione politica che fosse in grado, ottenendo il mio consenso, di rappresentare quei valori propri dell'uomo, che mi porto dentro e che mi danno dignità davanti alla mia coscienza. Questa mia astensione non mi fa sentire assolutamente qualunquista nè tantomeno accetterei una simile accusa da chicchessia. Per me non votare oggi è stato come subire una sconfitta, non da parte di tanti partiti ma da un unico nemico costituito da una eterogenea alleanza dei tanti imbonitori politici che ambiscono a questo ruolo al solo scopo di esercitare un mestiere come un altro senza preoccuparsi di rappresentare minimamente nei vari consessi parlamentari le istanze civiche e sopprattutto morali che gli hanno affidato, con tutta la fiducia possibile, i loro elettori. E' triste il dover constatare che non puoi esercitare un tuo diritto perchè non c'è nessuno che se ne renda garante. Fin dai miei 18 anni ogni volta che ho votavo l'ho sempre fatto con una riserva mentale, ma con la sincera speranza che col tempo il voto da me espresso avrebbe trovato una valida corrispondenza nell'azione politica di qualcuno. Oggi a 65 anni sono stato purtroppo costretto da parte di chi doveva garantirmelo a non poter più esercitare questo mio diritto. Mi sono arreso, lo dico con tanta amarezza, ma ho preferito tradire un dovere civico, piuttosto che tradire la mia coscienza.

Un polo sanitario d'eccellenza !

In questo periodo (nonno)Baffo mensilmente si reca a Roma per sottoporsi a delicate terapie ortopediche presso l'omonimo reparto specialistico diretto dal Prof. Enzo Denaro. Vi chiederete, perchè Roma? Semplicemente perchè è lì che si trova la nuovissima struttura dell'Università Campus Bio-Medico, un polo Universitario di Medicina con annesso Policlinico e Centro di Ricerca, all'avanguardia in Europa, sorto nella capitale circa 15 anni fa, e che adesso ha la sua sede definitiva a Trigoria. L'altra domanda che vi porrete è il perchè di questa scelta? Bene, a parte il fatto che è lì che esercita come ortopedico ad altissimo livello, il Prof.Denaro, è stato il consiglio di un amico che era stato curato presso questo policlinico a farmi orientare in questo senso. Ho voluto toccare con mano e verificare l'entusiastica descrizione che me ne aveva fatto. E dal momento che, come avrete capito, degli amici mi fido molto e così pure dei loro consigli ho preso l'aereo per Roma.
La realtà che ho scoperto supera di granlunga il bene che mi era stato detto di questa struttura.Io sono medico, e quindi penso di saper valutare ed avere occhio circa il livello di qualità di un ospedale, avendone frequentati tanti in tutta la penisola, come medico, ma ahimè anche come paziente. Il Campus, a parer mio, è il "top". Non mi dilungherò su cose come architettura, arredamento, pulizia, accoglienza, competenza del personale paramedico ecc., tutte cose che potrete verificare visitando il sito: http://www.unicampus.it/ , ma mi limiterò ad una sola considerazione: il Campus è un ospedale dove la banale equazione: "malato=malattia" si attualizza invece con un'equazione molto più significativa: "malattia=persona portatrice di malattia" .
Tutto quì: il Policlinico del Campus "non" accoglie genericamente "ammalati ma persone ammalate" a cui si offre con amore (non sto esagerando) oltre alle cure necessarie e di alto livello, un'attenzione degna della persona umana sofferente.
Concludo con una battuta, augurandovi soprattutto di non ammalarvi mai: "al Campus sei quasi contento di essere ammalato", per la delicata attenzione di cui sei oggetto da parte di professionisti che hanno come scopo principale della loro vita quello di una totale dedizione alla tua persona.
L'eccellenza di questo polo sanitario dunque sta semplicemente nel dare il meglio che si può non all'ammalato ma alla persona ammalata !

P.S. Ci tengo a precisare che non ho nessun tornaconto personale a sponsorizzare il Campus Bio-Medico, ho voluto scrivere questo post solo a mo' di modesto ringraziamento per le delicate attenzioni di cui sono stato fatto oggetto da parte di persone dal cuore veramente grande, dal primario all'addetto all'accetazione.

Forza, avete tutta la giornata per trovare la risposta al quiz !

sabato 6 giugno 2009

Eccovi la soluzione al quiz !


Elenco delle risposte:

1
2
3


Per sapere la soluzione clicca sul link, ciao (nonno)Baffo:

http://www.youtube.com/watch?v=5D1NuStdJOQ

venerdì 5 giugno 2009

E' l'ora del quiz !

Visto che siamo quasi al week-end, per sdrammatizzare lo stress accumulato nella settimana e per stemperare un pò la seriosità dei post che vi ho proposto ultimamente, vi propongo un quiz al quale dovrete rispondere entro domenica sera:
cosa vuol dire il vocabolo "sarchiapone" ?

Aspetto le vostre numerose risposte; chi lo sapesse è pregato di non dichiararlo per non togliere il gusto d'indovinarlo agli altri.
Lunedì prossimo faremo un elenco delle risposte e daremo la soluzione del quiz.
Indovina, indovinello....

P.S.Che il quiz non vi porti comunque ad estervi dal fare commenti sui post precedenti.

" Il libro giusto al momento giusto "


























Penso che in questo suo ultimo libro il Papa colga con tempestività e in maniera puntuale il punto nodale dell'attuale crisi della Chiesa, offrendoci alcuni spunti necessari per una sua chiara e convincente comprensione.
E' evidente che è necessario leggere il libro al più presto, con molta attenzione e con la mente scevra da pregiudizi, che sicuramente non dispongono a capire dove stia il vero.

" Nell'attuale crisi della Chiesa siamo testimoni dell'importanza e della forza della nostra memoria cristiana. Solo in tale contesto ci è possibile comprendere l'esortazione newmaniana. Più delle direttive della gerarchia, è la capacità di orientamento della fede che porta al discernimento degli spiriti. Il Papa non impone niente dall'esterno ma custodisce il ricordo su cui si fonda la nostra fede.
La realtà cristiana deve essere continuamente difesa dalle minacce di una soggettività dimentica del proprio fondamento, e dalle pressioni di un conformisno sociale e culturale."

giovedì 4 giugno 2009

Sfida educativa !

Fig.1- " L'attimo fuggente " Fig.2- " Kramer contro Kramer "


Oggi come forse mai prima d'ora ci troviamo ad affrontare il grave problema di come educare la nuova generazione che sta crescendo. E' sotto gli occhi di tutti il disagio in cui si trovano le agenzie educative principali preposte a tale compito, come la famiglia e la scuola, l'una per natura l'altra per delaga, dove genitori da una parte e docenti dall'altra, sono oggi inadeguati al compito che loro compete, a volte per poca competenza e più spesso ahimè per colpevole disinteresse. Purtroppo è solo una minoranza quella di genitori e docenti attenti e preoccupati di curare la crescita dei giovani, dando loro principi educativi di qualità che assicurino loro una maturazione affettiva ed intellettuale tale da poter affrontare e relazionarsi col mondo che li vedrà, nel bene o nel male, comunque protagonisti.
Ed ecco perchè papa Benedetto XVI, in questi ultimi tempi, andando in giro per il mondo,va lanciando un accorato appello urgente a tutti gli educatori , affinchè si mettano in gioco, in quella che chiama una inderogabile "emergenza educativa", accettandone la sfida.
Ho raccolto qui di seguito brevemente solo alcuni dei passaggi più significativi dei suoi ultimi discorsi sull'argomento educazione, pronunciati con animo preoccupato ed talvolta addolorato, legandoli insieme secondo un mio ordine e non sempre testualmente se non nelle parti virgolettate:

"C’è bisogno di educatori autorevoli a cui le nuove generazioni possano guardare con fiducia”, ha detto Benedetto XVI, sottolineando che “un vero educatore mette in gioco in primo luogo la sua persona e sa unire autorità ed esemplarità nel compito di educare coloro che gli sono affidati”.

Quella dell’educazione è “un’esigenza costitutiva e permanente che oggi tende ad “assumere i tratti dell’urgenza e, perfino, dell’emergenza”.

E’ allora necessario riflettere su un progetto educativo “che nasca da una coerente e completa visione dell’uomo” propria dell’antropologia cristiana che ha il suo modello in Gesù Cristo stesso.

“In un tempo in cui è forte il fascino di concezioni relativistiche e nichilistiche della vita e la legittimità stessa dell’educazione è posta in discussione, il primo contributo che possiamo offrire è quello di testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare”.

Il Papa ha precisato che l’educazione tuttavia non può riguardare solo le nuove generazioni, perché “l’opera formativa, infine, si allarga anche all’età adulta, che non è esclusa da una vera e propria responsabilità di educazione permanente”.


Ed è a questo punto che mi sento chiamato in causa, e stimolato a continuare, anche da nonno, nel nuovo cammino di formazione da me già intrapreso, per un miglioramento mio personale e di umile servizio agli altri.


mercoledì 3 giugno 2009

Gli scatti Di Baffer-six !


" Salendo alla Chiesa "

martedì 2 giugno 2009

Difendiamo la natura senza dimenticare lo spirito !

















Se tante sostanze tossiche inquinano l'atmosfera, oggi altrettanti veleni determinano un inquinamento morale. Non ci si può limitare ad "un'ecologia dell'ambiente", per la quale vengono fatte tante sacrosante battaglie, per sensibilizzare un'opinione pubblica spesso disattenta, e poi non mobilitarsi allo stesso modo e con determinazione per un'altrettato sacrosanta "ecologia dello spirito" !
Ecco il passo dell'omelia di Benedetto XVI per la messa di Pentecoste del 31 Maggio 2009, dove si fa riferimento al drammatico problema odierno dell'inquinamento spirituale, che mi ha spinto a scrivere questo breve post, dove è più importante leggere le parole del Papa che quelle mie:
"Quello che l’aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi, così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale. Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria – e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità –, altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito. Sembra invece che a tanti prodotti inquinanti la mente e il cuore che circolano nelle nostre società - ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna - a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà. Anche questo è libertà, si dice, senza riconoscere che tutto ciò inquina, intossica l’animo soprattutto delle nuove generazioni, e finisce poi per condizionarne la stessa libertà. La metafora del vento impetuoso di Pentecoste fa pensare a quanto invece sia prezioso respirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’aria salubre dello spirito che è l’amore! "

P.S. "L'urlo"di Munch mi è sembrata l'immagine emblematica più adatta per richiamarci ai drammatici problemi dell'inquinamento ai danni dell'uomo, di qualsiasi genere e tipo essi siano.