La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

sabato 28 novembre 2009

Il piccolo Giulio aiuta mamma E.R. nelle faccende di casa !
















Come vedete nelle immagini del post, Giulio dopo aver osservato e memorizzato cosa facevano la nonna e le zie, ad un bel momento si è avviato sicuro verso la tenda della nostra cucina-pranzo, l'ha scostata, ha preso colle due manine la scopa elettrica che teniamo lì dietro , l'ha messa al centro della stanza, e dopo qualche tentativo, col piedino ha pigiato il pulsante d'accensione, e l'ha messa in moto. Dopodichè con molta solerzia e tra l'ilarità dei presenti ha cominciato a portarla avanti ed indietro per il pavimento, divertendosi tanto!

P.S. Non potevano farmi regalo più bello, inviandomi queste foto via e-mail, qui in ospedale.
Cliccate sulle immagini e godetevi mio nipote.

martedì 24 novembre 2009

'La Repubblica' recensisce "Nobiltà allo specchio" di Baffer-2

Per un'agevole lettura a caratteri ingranditi dell'articolo, cliccare sull'immagine e poi usare la funzione zoom.

giovedì 19 novembre 2009

Ore 17: ho da poco ripreso un po' di lucidità e l'uso della ragione, e mi dicono che la recita si è conclusa con successo: superba l'interpretazione del prof. Denaro nella parte del chirurgo, e competente quella della sua intera equipe, ovviamente un po' soporosa quella del paziente.
Grazie per avermi sostenuto mentre io me la dormivo alla grande!
Ci sentiamo quanto prima, (nonno) Baffo.

P.S. Fa un po' male , ma passerà !


mercoledì 18 novembre 2009

Ultimissime dal Policlinico Campus Bio-Medico in Roma : domani mattina alle ore 7.30 (nonno) Baffo andrà finalmente in scena. Non potrà assistere allo spettacolo perchè sarà un po' addormentato. Al suo risveglio, quando sarà in grado di capire cos'è successo e come è andata la recita ve ne darà subito notizia. Ciao !


20 Novembre, presentazione alla città del libro di Baffer-2 !




A Villa Zito, nella prestigiosa sede della Fondazione del Banco di Sicilia di Palermo, giorno 20 novembre alle ore 17 avrà luogo la presentazione alla città del volume di Baffer-2, docente di Storia Moderna nel nostro Ateneo, sulla nobiltà siciliana. Auguro al 2° dei miei rampolli il successo che penso meriti questo suo libro.
(nonno) Baffo
P.S. Per vedere nel dettaglio il programma dell'evento, a maggiore ingrandimento, basta cliccare sulla locandina.

lunedì 16 novembre 2009

Preghiere in subappalto !






















In relazione alle recenti vicissitudini riguardanti la mia salute, ho chiesto, a tutti coloro che mi vogliono un po' di bene, di pregare per queste mie necessità fisiche. A suggerirmelo è stato Nostro Signore che mi ha consigliato di darvi in appalto queste preghiere. La risposta a questo incarico che vi ho affidato è andata al di là delle mie previsioni più ottimistiche, e così mi sono piovute addosso una grande quantità di preghiere da parte di tutti voi, che mi hanno dato gioia e riscaldato il cuore. Stanotte in uno dei miei frequenti momenti di veglia, mentre ripensavo a tutto questo, mi è venuto in mente che forse tutte queste richieste d'intercessione per la mia salute fossero troppe e non fosse necessario importunare il Signore così tanto. Allora ho pensato di stipulare con Gesù un nuovo contratto in subappalto, chiedendogli che accettasse solo una parte di queste richieste per la mia salute, quelle che a Lui sarebbero sembrate sufficienti. E così Gli ho chiesto che tutte le altre le indirizzasse verso persone e cose che ne avessero più necessità e urgente bisogno di me, aggiungendone alcune anche da parte mia. Lasciando alla misericordia del Signore il compito di come distribuirle meglio a beneficio di tante altre persone, oltre che mio. Così mi sono preso la libertà di avervi fatto pregare anche per qualcuno che nemmeno conoscete, ma che ne avesse sicuramente bisogno, e non soltanto per me.

sabato 14 novembre 2009

Sala operatoria : 2° puntata !

Appello ai miei fans : ritorno puntualmente, come vi avevo già in precedenza avvisato, a mendicare le vostre preghiere e a chiedere di fare il tifo per il mio secondo, e spero ultimo, intervento. Mi ricovererò ancora una volta al Campus Biomedico di Roma, domenica 15 e sarò in sala operatoria giovedi 19 . Sostenetemi un po' di più della volta scorsa, perchè , forse a causa del rinvio, mi ha preso un pochino di fifa, cosa del tutto naturale non essendo per nulla super-man.
Fatemi sentire la vostra compagnia, io da parte mia vi terrò al corrente dello stato d'avanzamento dei lavori.
Grazie, (nonno) Baffo

Non ho potuto astenermi dall'aggiungere la vignetta umoristica, per creare la necessaria indispensabile allegria che spero non mi abbandoni mai.

La traduzione la lascio a voi così sarà più divertente.


giovedì 12 novembre 2009

"LA COMPAGNIA DEI NUMERI RELAZIONALI "

Questo è il mio antititolo al libro di Paolo Giordano,"La solitudine dei numeri primi", nel cui merito artistico-letterario non intendo minimamente entrare o dare un mio giudizio di gradimento, ma al cui autore vorrei far notare che esistono anche i numeri composti, e dal momento che questi esistono la vita dell'umanità non può avere come paradigma quella dei soli numeri primi come metro di valutazione dell'uomo , invero assai angosciante e riduttivo.
Lo spunto a questo breve post mi è venuto rileggendo più volte il numero composto 44 che ricorre in maniera confortante nel post di giorno 8 novembre che faceva riferimento agli anni della mia relazione matrimoniale con mamma E.R., relazione vissuta fra momenti di gioiosi e qualche volta anche dolorosi, ma sempre con allegra accettazione del presente e di aspettativa piena di speranza per il futuro. 44 anni di vita condivisi in confortetevole compagnia di tutti coloro con i quali siamo entrati in contatto: flgli, genitori, parenti, amici e più in generale il prossimo . Questo numero 44 non è un numero primo e per fortuna non ne ha le caratteristiche. E' strutturato innanzitutto sul numero 2, che se anche numero primo, è il numero della relazione interpersonale per eccellenza: la coppia, e da tanti suoi multipli all'interno dei quali ci stanno 6 spendidi figli, e tanti magnifici amici, e di numero primo in assoluto solo uno: Dio.
Paolo Giordano si serve della metafora scontata dei numeri primi per vedere, attraverso questa sola ottica, definita la realtà e darne una interpretazione di isolamento, solitudine,incomunicabilità, mancanza di rapporti sociali ed affettivi interpersonali, attraverso un amaro percorso che lo porta ai margini delle normali relazioni fra persone mature. Quello che mi rattrista è che Giordano ha scritto il suo libro ad appena 23 anni , e mi comunica l'immagine di un uomo già disamorato e con un cuore vecchio, e che se da un lato ha ancora abbastanza tempo per maturare artisticamente, dall'altro deve decidersi senza perder tempo ad intraprendere un percorso di maturazione anche umano, riuscendo a venir fuori dalla disperata solitudine dei numeri primi, cioè dal suo "comodo io" che denuncia la sua incapacità di relazionarsi col prossimo, per approdare ad un " fecondo tu", che ne farà un uomo capace di instaurare rapporti umani con un altra persona colla quale condividere in maniera propositiva l'esistenza e mantenere dei naturali rapporti umani che facciano dell'uomo, anche se deto malamente, un vero animale sociale. Quelle di Paolo, a mio modo di vedere, sono figure di "emarginati dalla realtà" a tutto tondo, che preferiscono la compiaciuta sofferenza di una sterile solitudine, alla fatica di un impegno che crei legami affettivi fecondi e duraturi. Questo è tipico della dell'autoemarginazione dei giovani d'oggi che preferiscono stare da soli piuttosto che rischiare di impegnarsi in una relazione che li costringa a mettere in atto una volontà responsabile. Se vuole giocare coi numeri ed usarli come metafora letteraria, il nostro giovane e promettente autore, si ricordi che esistono anche i numeri composti, che possiedono la ricchezza per vivere in profondità qauella che io definisco la gratificante " compagia della relazionalità". La solitudine dei personaggi creati da Giordano ne fa nel suo libro, a mio avviso, dei protagonisti dai lineameti interiori, penso volutamente, freddi, duri, apatici, rinunciatari, acidi, antipatici, irritabili, superficiali, incapaci di introspezione profonda e di aggrapparsi ad un qualsiasi tipo di di speranza umana o soprannaturale , per citare solo alcuni degli attributi che mi sembra di ritrovarvi.
Se uno scopre che esiste "la compagnia dei numeri relazionali", per i protagonisti del libro di Paolo non sembra che ci sarà mai la possibilità di una vita di relazione con chicchessia, se si limitano solo alla solitudine di quelli primi. Mi sembra patologico riuscire a vedere nella realtà che ci circonda solo ciò che è negativo e che fa di te una persona ammalata di tristezza cronica.
Il tutto si conclude con l'equazione: "solitudine=disperazione" , cioè l'incapacità di vivere la speranza che ti libera dall'angoscia di una vita angusta e senza slanci di apertura verso il prossimo e verso il soprannaturale.


mercoledì 11 novembre 2009

Anche una pineta può sollecitare una riflessione !


Il racconto:" un mio giovane amico sacerdote che stava trascorrendo un periodo di studio in un centro di formazione teologica, nella campagna alla periferia di Roma, mi ha raccontato che un giorno, passeggiando nel parco che circonda il questo centro, si è trovato vicino ad una pineta ricca di alberi, non riuscendo a rendersi conto del perchè i pini che erano li attecchiti, pur essendo della stessa specie, erano per dimensione ed altezza notevolmente diversi. Alcuni più grandi e robusti, altri più piccoli e meno sviluppati. Incuriosito da ciò, chiese al giardiniere che per caso si trovava a lavorare proprio nei paraggi, il motivo di quelle differenze. Ne ricevette in risposta che era stato proprio lui a piantare quei pini della stessa specie circa 10 anni prima e nello stesso periodo. Il diverso sviluppo, spiegò al mio amico, era dovuto al fatto che intorno ad alcuni pini, quelli adesso più robusti, il solerte giardiniere aveva seminato anche un prato all'inglese, agli altri meno sviluppati non aveva riservato lo stasso trattamento. La spiegazione che diede al mio amico, totalmente sprovveduto come agronomo, fu che il prato all'inglese, attirando più umidità aveva fecondato con più acqua e sostanze fertilizzanti il terreno intorno a quelle piante, facendole attecchire più rapidamente e radicandole più in superficie. Quelle che non erano state provviste intorno a loro di tale manto erboso, avevano dovuto invece andare a cercare acqua e nutrimento più in profondità, impiegando più tempo per sviluppare le proprie radici. L'aneddoto potrebbe ritenersi concluso, ma non è così.
Qualche giorno dopo un improvviso nubifragio tipico dell'autunno romano si abbattè sulla pineta arrecandole seri danni. Il mio amico rimase sorpreso e meravigliato nel vedere sdradicati ed abbattuti alcuni dei pini più robusti e rigogliosi che erano il vanto della pineta, mentre quelli che sembravano di dimensioni più piccole e meno sviluppati erano tutti perfettamente in piedi al loro posto. Il solito giardiniere diede risposta all'ovvio interrogativo che era venuto spontaneo al pretino. I pini più robusti erano meno abbarbicati al terreno e con radici più superficiali, gli altri invece erano con radici ben più profonde e ben piantati, motivo che li aveva portati a resistere alla furia degli elementi atmosferici. Gli comunicò la decisione che adesso che avrebbe dovuto piantare i nuovi alberi che avrebbero preso il posto di quelli abbattuti, non avrebbe ripetuto lo stesso errore, e non avrebbe fatto minimamente uso del prato all'inglese, anche sacrificando una migliore estetica del risultato.
Don Salvatore, questo è il nome del mio amico, poco tempo addietro si è ritrovato da quelle parti, davanti ad una pineta costituita adesso da alberi più omogenei, anche se di struttura meno robusta, più resistenti e che non hanno mai sofferto di alcun insulto atmosferico.
Questo racconto, se volete banale, può dare parecchio materiale interessante per alcune riflessioni personali. E' quello che mi è capitato due settimane fa appunto con don Salvatore ripercorrendo il filo del racconto. La riflessione personale che lui ha maturato e di cui mi ha reso partecipe e che quei pini per lui erano come le anime delle persone tutte diverse le une dalle altre. Alcune di queste anime, anche se a prima vista più belle, spesso sono in rapporto con un'intimità epidermica e che si relaziona con un modo di essere emotivo che rimane alla superficie dei comportamenti di queste persone, che non appena vengono in contatto con le prime difficoltà dellavita, non sono in grado di reggerne il peso e rovinano su se stesse, altre anime invece, forse meno appariscenti e più umili, ricorrendo ad una orazione, che è dialogo col Signore, anche se più difficoltosa, ma continua e costante, e frutto di sicuro sacrificio, sono riuscite a rimanere ancorate saldamente grazie a questa ad una relazione radicale con Dio, facendone la pietra angolare che sostiene tutta la propria vita spirituale, mettendola al riparo della propria rovina a causa di inattese traversie.
Pregare, anche se rafforza sempre la fede e la speranza, comporta spesso fatica, perchè ci impegna col Signore in un dialogo d'amore che ha le sue radici sempre in forma di croce, ma che sono la garanzia per resistere alle impreviste avversità davanti alle quali la vita a volte ci pone. Il Sigore ricambia sempre col cento per uno !


martedì 10 novembre 2009

Auguri Carmen !





















Carmen e la sua amata Calabria !





Oggi 12 novembre, una fedele e puntuale commentatrice dei post del mio blog, discuterà presso l'Ateneo di Firenze la sua tesi di laurea in psicologia. Sinceri auguri alla neo-dottoressa e un grande in bocca al lupo per un brillante e meritato futuro professionale !
(nonno) Baffo

mercoledì 4 novembre 2009

Il nostro 44° !


(nonno) Baffo e mamma E.R sono felici di condividere, il prossimo 8 novembre, con i loro spendidi figli e con tutti coloro che gli vogliono un po' di sincero affetto, la gioia del loro anniversario di matrimonio, che li lega felicemente da 44 anni,
Grazie !

Parafrasando il titolo di un vecchio film del 1956 posso proprio dire:
" Lassù qualcuno "ci" ama "


martedì 3 novembre 2009

Finalmente si parla d'amore e non di banale emotività !


Sabato sera scorso, guardando la TV mi sono imbattuto per caso nella trasmissione "C'è posta per te", il programma condotto della De Filippi, al quale di solito non sento il bisogno di rivolgere eccessiva attenzione. La storia che veniva raccontata in quel momento ha attirato il mio interesse e l'ho seguita tutta con coinvolgimento e vera commozione. Questa volta mi sento di dire:" grazie Maria". La persona che raccontava la sua semplice storia era un papà di nome Andrea, un uomo dalla sensibilità straordinaria e dal sorriso sereno, che vive il ruolo di genitore nella maniera in cui lo intendo io, e nell'unica maniera in cui penso vada vissuto.

Dice Andrea: ..." la vita è una speranza continua ed è l'amore che la porta avanti... ecco perchè nascono i figli, che è la cosa più bella di questo mondo...io amo la vita perchè esistete voi...

La lettura e la visione dei tre video in cui si articola il blog, a chi ne è interessato, porterà via circa 25 minuti, un po' tanti, ma secondo me ben spesi, ne vale la pena. Pensate a quante volte sciupiamo il nostro tempo per cose talmente inutili e di scarso valore.