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Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

domenica 15 giugno 2008

...ecco un esempio per tutti !





La chiesa di Sant'Andrea degli Aromatari,
alla Vucciria, già sede della Corporazione
dei Farmacisti, per anni lasciata nell'incuria
e nel degrado, sarà a breve oggetto
di un intervento di restauro, diretto
dalla Sopraintendenza ai Beni Culturali
e Ambientali di Palermo, che prevede
il riutilizzo della chiesa come centro
per mostre e convegni con una biblioteca
multimediale.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso dire una cosa, mentre studio l'amicizia nel mondo ebraico?
La vicende della vita mi hanno portato a conoscere tardi (tardi ti conobbi...) mia sorella Marta e non ho mai vissuto con lei stabilmente. Non che mi fosse antipatica: ero già all'università a qualche migliaio di chilometri di distanza. Adesso, piccola premessa filosofica: l'essere si manifesta attraverso alcune "proprietà" che sono modi di "rapportarsi" ad esso. Tra questi il vero, il buono, il bello. Tutto ciò che è, e tutto è, è vero, buono e bello (credeteci, anche se immediatamente, pensando a un'amica/o potreste non crederci.
A me piace pensare alle mie tre sorelle in questo modo. In particolare, Marta è il bello. Da piccola, la chiamavamo cuorcontento, per quella particolare grazia che veniva fuori quando parlavi con lei, per la sua semplice e naturale eleganza. Vennero alcune difficoltà in famiglia (ohé, la famiglia di Baffo è normale), e la Marta in qualche modo fu quasi come se si mettesse da parte, quando "usciva al largo" lo faceva spesso con battute puntute e acute e azzeccate, senza ferire mai (ben chiaro). Nel frattempo, alcuni di noi non si resero conto che, per aiutare a casa, lavorava in silenzio, si gestiva le sue priorità, rinunciando in silenzio ad alcuni programmi e cose che le sarebbero piaciute: come del resto capitò a tutti noi. Ma il suo silenzio fu particolarmente elegante e, Marta, ogni tanto venivano fuori in qualche modo, le cose che c'erano nel cuorcontento (tutto unito) al momento a riposo. A poco a poco, tra un disegno e l'altro, venne fuori la sua passione per l'architettura e il disegno (prima avrebbe voluto aprire un beauty center con la cugina, ma questo fu molto tempo prima). Mi ricordo quando volli farle una sorpresa, con un'improvvisata a Mondello, e la trovai in compagnia di un bellimbusto... la cosa finì la sera stessa, e lei era un po' confusa (scusa, Marta, ma alla fine meglio così) Cioè Marta è normale. A me, della canzone di Joe Vanotti (nome iniziale di Lorenzo Cherubini), piace particolarmente la frase: a te che non ti piaci mai, eppure sei una meraviglia. Con il passare del tempo, quessta meraviglia si è naturalmente manifestata. Grazie alle sue sorelle, ai suoi genitori, alle sue cugine, al malefico.
Pulchrum est quod visum placet. Ma la perfezione de visum richiede tempo, e Marta ha lavorato sodo, dagli esami al pulire i fornelli, la cosa in cui forse eccelle maggiormente. E a poco a poco, in mezzo a questo lavoro intenso, che sembrava dall'esterno piatto e uniforme, è emersa una grinta che era da tempo nascosta, e che era fatta di osservazione silenziosa e acuta e di tante altre cose. Marta aveva le sue idee e se era il caso le faceva valere: sul restauro, sulle cose che voleva fare. Poco a poco venne fuori la passione per la fotografia e molti di noi ne conoscono gli esiti e sperano che presto possa avere una macchina con tutti i pixel necessari...
Mentre continuava la fase architettonica, conobbe il principe della minutidda, e lo mise a posto con fermezza. Adesso, a poco a poco,vengono fuori tutte queste sue passioni. Marta è un'ultima figlia anomala, una sorella speciale (e in qualche modo lo dirò di tutte, ma su un altro registro trascendentale). Io amo la sua capacità di vestirsi con poco, non nel senso che..., ma in quello che le basta una cosa semplice per mostrare, senza volerlo, un'eleganza semplice, che rivela il suo carattere, costruito nel tempo.
Marta ha tante amiche. Marta fa cose belle e non lo dice. E, come dicevo sopra, è un'ultima figlia anomala, un pilastro della sua casa, anche architettonicamente. In lei vedo molto di mamma, e sono certo che saprà sviluppare ancora, o portare alla luce, queste sue doti silenziose... Ma soprattutto, Marta vale per quello che è, basta starle vicino per sentirsi meglio, è un deodorante spirituale, meglio, un bel quadro che c'è in una stanza, sta lì e lo sai. Marta, sembreranno cose scontate, specialmente da parte mia, e probabilmente, penseranno le altri trascendentali, esagerate (prova a viverci assieme!), ma io ci credo sul serio.
Per inciso, i trascendentali sono sono considerati cinque o sei, a seconda degli autori, e direi che io sarei l'unum (perché come me, ne basta uno) e Fabrizio l'aliquid o la res, per la sua passione per le cose concrete); e Ale, beh Ale è quello che si chiama Amore, Dono, o relazione, gratuità
BTW, Betta è il buono, Paola, il vero...
ma questa è un'altra storia

Papà e mamma sono l'essere e l'essenza

ciao Marta

Anonimo ha detto...

Questo è amore!

Anonimo ha detto...

All'anonimo:

questo è amore! Si, lo definirei spendersi con eleganza e senza farsi notare. Inconsueto in una bimba, poi ragazza... ma non infrequente, io l'ho visto varie, tante volte, bimbe e bimbi.
E una precisazione. Non è che i Baffo's siano una famiglia tipo gli Incredibili. Certo, se parte un blog, credo che tutti preferiamo, non per autoincensarci, raccontarci e rivivere momenti belli passati insieme o riviverli dalle diverse prospettive di ognuno. È chiaro che ci sono tante cose che non girano per il verso giusto, che ci sono incomprensioni, litigi, cose che non vanno, giorni col muso lungo, difetti e limiti evidenti. È l'altra faccia della medaglia, certo noi la conosciamo, gli altri possono facilmente immaginarla guardando alla propria famiglia.

B-1

Anonimo ha detto...

Cara Marta,

ho scoperto una dimensione del blog... rileggerlo. A parte che sono molto orgoglioso del primo commento, devo dire che quando scopri certe cose e le rileggi, poi ti rimane in mente uno stile di vita che ti fa pensare: beh, se le cose sono così belle da raccontare, sai pure quanto c'è dall'altra parte per ottenerle. Certe volte capita che vedi solo "quello che devi fare" e avere davanti un esempio di quello che sarà, nella vita di una persona concreta ti aiuta e anche ti stupisce. Te lo scrivo, anche perché spesso, questo è diciamo un "difetto" (avercelo!) non ti rendi conto di quello che fai... ora è il momento delle passioni, non quelle tristi del libro omonimo

grazie

Marco