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Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

domenica 4 maggio 2008

"Pisellino" : una favola in attesa di un finale.......


Marco , il primogenito dei miei figli, già dai primissimi anni di età era dotato di una notevole curiosità, voglia di sapere e di una grande capacità di ascolto. Amava molto che qualcuno gli raccontasse delle storie, possibilmente lunghe e anche fantastiche. Se ne stava attento con i suoi occhi scuri fissi su di te, guardando la tua bocca dalla quale per lui uscivano cose importanti.
Fu così che un giorno quasi per gioco mi inventai il personaggio di "Pisellino", un bambino protagonista di una favola che cominciai a raccontargli, costruendola giorno dopo giorno.
La grande curiosità di mio figlio mise a dura prova la mia pazienza ma soprattutto la mia fantasia, che doveva trovare nuovi sbocchi e nuovi sviluppi all'esistenza ora normale ora avventurosa del protagonista della favola; il quale, da bambino di pochi anni divenne col passare del tempo un ragazzino, un adolescente con tutte le sue problematiche ed infine un adulto.
La narrazione andò avanti per molti mesi e forse per qualche anno e non ricordo proprio quando finì, forse quando Marco cominciò ad andare a scuola. La cosa che so di certo è che il racconto non ebbe mai un suo epilogo, e forse proprio per questo consevò un suo fascino particolare.
Ho la presunzione di pensare, a distanza di tanto tempo, che questo lungo racconto abbia avuto sicuramente una sua influenza, seppur piccola, nella crescita e nella formazione di mio figlio, divenuto adesso, da grande, un professore di filosofia che cerca di spiegare il senso della vita a se stesso innanzitutto, e agli altri.

P.S.Ho dimenticato di dire che fra non molto sarò nonno e chi lo sa se la favola di Pisellino non trovi una sua lieta , anche se tardiva , conclusione.



La fotografia riproduce la copertina del libro "Un papà racconta" dell'autrice Beatrice Masini,
Ed.Einaudi Ragazzi. Libro che consiglio ai papà per i loro bambini.

9 commenti:

Prof 2.0 ha detto...

Ma dove eri nascosto sotto i baffi?

Anonimo ha detto...

Posso dire, a supporto, che:

a) la storia non è mai finita e forse è bene che non finisca anche in futuro... ci furono pause (alcune necessarie, in estate papà era a Milano e io e mamma a Palermo) e alcune senza motivo (almeno così mi pare di ricordare) però sapevo che Pisellino era sempre "a disposizione"

b) dubito che sin da piccolo fossi in grado di ascoltare e non piuttosto di parlare

c) le storie raccontate dai papà, specialmente se non inventate, sono a mio parere particolarmente significative (da primo figlio, nipote di nonni, zii etc.) tutti, mi hanno raccontato storie, ma quella di Pisellino era del tutto speciale. Devo dire che oltre a Pisellino ricordo una gita che a me sembrò bellissima con papà, che facemmo, prendendo prima la metro, all'idroscalo ("che la gente è abbronzata ancora oggi"). Insomma, la mia conclusione è che, benché avessi fiabe sonore (e nonni, nonne, zii e zie, parenti sonori), quella di papà era splendida perché
avventurosa e perché creativa (non ho visto molti papà, nei 40 anni seguenti, capaci di inventare, specialmente dopo una giornata dura, come quelle del difficile e divertente inizio milanese), c'erano un po' tutte le altre favole dentro, ma ho sempre avuto l'impressione che pisellino eravamo io e papà assieme...
non ricordo invece favole di mia madre, che aveva altri meriti, e forse la sua creatività doveva ancora scoppiare...

d) un ultimo appunto, di carattere psico-filosofico: pisellino non ha niente a che fare con la psicanalisi, lo posso dire dopo 40 anni di verifica

e per Ale, allora i baffi non c'erano, ma questa è tutt'un'altra storia

Ticklety-Boo

Marco

Prof 2.0 ha detto...

Ma qualche episodio della favola mi interesserebbe...

Anonimo ha detto...

In questo caso essere stato il primogenito ha avuto notevoli vantaggi..Forse si è preferit evitare di raccontare ad una bambina di pochi anni una favola dal titolo "Pisellino" ;)


La quinta figlia

Anonimo ha detto...

Mi domando cosa si facesse per addormentare i bambini dal 1985 in poi...forse arrivati alla sesta figlia ripetere sempre le stesse storie era diventato noioso, o forse sapevate che ci avrei creduto poco, come non ho mai creduto a Babbo Natale
certo dovrò recuperare, altrimenti che dirò ai miei figli!

l'ulitma e non meno importante
figlia

(nonno) Baffo racconta ha detto...

All'ultima figlia: non preoccuparti
affidati alla vivace fantasia di Luigi e vedrai che le favole non mancheranno.

Prof 2.0 ha detto...

Ma questa cosa è una benedizione ufficiale???

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Questa cosa come la chiami nasce da una buona dose di ottimismo,
da fuducia nei due protagonisti e
dal cofidare soprattutto in Dio.

Anonimo ha detto...

Ora ho la conferma che l'immagine sul desktop per lei ha funzionato(anch'io l'ho messa),adesso tocca a me, ma per tante altre cose, perchè su questa "cosa", come dice prof 2.0, non ho dubbi già da tempo, quindi se Dio vorrà....
a me di storie ne raccontavano almeno 2 a sera: cominciava mio padre che desisteva dopo qualche secondo, lasciandomi con il classico "..e vissero felici e contenti", dopo avere protestato vivamente, interveniva mia madre con storie di guerra e di miti, di streghe e draghi che mi facevano svegliare la notte e correre nel loro letto...e mio padre mormorava: "Ità sti stori a u picciriddu un cilà cuntari"

l.g.s.