Ancora un post dalla campagna. Qualche giorno fa verso le 7 del mattino, sono uscito dal cancello di casa, per ottemperare al mio abituale incarico di smaltire il sacchetto della spazzatura nel cassonetto situato a circa 100 mt. di distanza. E lì, nei pressi dell'abbeveratoio interpoderale, si aggirava scodinzolando un piccolo cane nero dal musetto simpatico e dagli occhi vispi, e col segno particolare di una zampa bianca. Mentre mi allontanavo, non so perchè, mi è venuto istintivo, volgendomi verso il cane di battermi una mano sulla gamba e pronunciare al suo indirizzo come incitamento a raggiungermi :" qua, bello ,qua! ". Non se l'è fatto ripetere due volte, e si è subito affrettato verso di me e a venirmi dietro fin dentro casa. Gli ho carezzato la testa, e allora si è immediatamente sdraiato per terra, a pancia in su, agitando le zampe, cin l'evidente intenzione di voler giocare. Dopo un po' sono rientrato in casa, chiudendomi dietro la porta e lasciandolo fuori da solo. Sono andato in cucina, e mentre bevevo il mio caffè e mangiavo un biscotto, ho sentito dei guaiti provenire da dietro la porta d'ingresso. A questo punto ho pensato che anche il cagnolino vagabondo volesse fare colazione, a l'ho raggiunto portando anche a lui dei biscotti e del latte in un piattino. Appena ho aperto la porta e mi ha visto, ha cominciato a saltarmi intorno. Ho avuto appena il tempo di posare il cibo per terra, che vi si è avventato famelico, divorandolo in un batter d'occio. Mentre lo osservavo mangiare voracemente, ho avuto il tempo di fargli le foto che vi mostro, tenendo la mia photo-camera sempre a portata di mano. Avendo altro da fare, ho aperto il cancello e con qualche difficoltà e a malincuore l'ho rimandato in strada, dove l 'ho visto aggirarsi ancora per un po' intorno alla casa e dopo un po' scomparire. Da quel momento, preso da altro, ho cancellato l'episodio dalla mente.
Ma ecco che il mattino seguente, mentre mi trovavo in giardino sul retro di casa, mi è giunto alle orecchie il richiamo urgente di una delle mie figlie, che mi diceva che al cancello c'era il cucciolo dalla zampa bianca del giorno prima, del quale le avevo accennato, che guaiva col chiaro intento che venisse fatto entrare. Sono arrivato in tutta fretta, gli ho aperto il cancello e mentre mi saltellava intorno gli ho approntato velocemente la solita colazione con latte e biscotti. Si è ripetuta la scena del vorace pasto del giorno precedente.
A questo punto non ho avuto l'animo di lasciarlo andare, ma con un biscotto in mano per farmi seguire, l'ho condotto nel podere di un amico agricoltore che ha la casa confinante con la nostra, e che vive lì tutto l'anno, lasciandolo perchè pensasse lui ad accudirvi, dal momento che dalì a qualche giorno avremmo lasciato il nostro luogo di vacanza. Mi è dispiaciuto abbandonarlo al suo destino, ma per noi era impossibile portarcelo dietro in città. Il giorno dopo il mio vicino mi ha detto che dopo qualche ora dall'averlo lasciato il piccolo Zampa Bianca era andato via. Il suo istinto di girovago era prevalso sulla certezza di un rifugio e di un pasto sicuro.
Porterò sempre nella mia memoria quest'altro piacevole ricordo del cucciolo vagabondo,che era tornato a cercarmi, con l'istintiva certezza che l'avrei sfamato ancora una volta.
P.S. Un'aggiunta dell'ultimo momento a questo post: mentre ci accingevamo a salire in macchina per far rientro in città, pensate, è ricomparso scodinzolando in mezzo a noi Zampa Bianca, che si è rifatto vivo per lasciarmi a modo suo un riconoscente saluto.
A questo punto non ho avuto l'animo di lasciarlo andare, ma con un biscotto in mano per farmi seguire, l'ho condotto nel podere di un amico agricoltore che ha la casa confinante con la nostra, e che vive lì tutto l'anno, lasciandolo perchè pensasse lui ad accudirvi, dal momento che dalì a qualche giorno avremmo lasciato il nostro luogo di vacanza. Mi è dispiaciuto abbandonarlo al suo destino, ma per noi era impossibile portarcelo dietro in città. Il giorno dopo il mio vicino mi ha detto che dopo qualche ora dall'averlo lasciato il piccolo Zampa Bianca era andato via. Il suo istinto di girovago era prevalso sulla certezza di un rifugio e di un pasto sicuro.
Porterò sempre nella mia memoria quest'altro piacevole ricordo del cucciolo vagabondo,che era tornato a cercarmi, con l'istintiva certezza che l'avrei sfamato ancora una volta.
P.S. Un'aggiunta dell'ultimo momento a questo post: mentre ci accingevamo a salire in macchina per far rientro in città, pensate, è ricomparso scodinzolando in mezzo a noi Zampa Bianca, che si è rifatto vivo per lasciarmi a modo suo un riconoscente saluto.
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