La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

lunedì 15 giugno 2009

Amarsi: un incontro fra due persone o solo fra due corpi ?

Ovvero: "Educazione sessuale"
in classe ?
o meglio "Educazione all'amore"
in famiglia ?


IL punto interrogativo del titolo mette in evidenza che si tratta chiaramente di una domanda che esige una risposta altrettanto chiara. Cosa ha provocato in me l'esigenza di porre questa domanda, forse banale, ma sicuramente provocatoria, dal momento che oggi la risposta sembra purtroppo ovvia, quando ovvia non lo è per nulla?
Qualche giorno fa ascoltavo in auto, dalla solita emittente radio con cui sono sintonizzato, uno scambio di battute fra il conduttore e un genitore che raccontava un fatto accaduto nella IV classe elementare della scuola che frequenta suo figlio in una città del nord. Bene la scuola in oggetto, con grande lungimiranza e forse ingenua buonafede, e senza avvisare i genitori, aveva organizzato un incontro nella classe di questi alunni, dei due sessi e fra gli 8 e i 9 anni, centrato sull"educazione sessuale", che meglio sarebbe definire "informazione sessuale", affidandone la conduzione alla accademica competenza di una psicologa specializzata in sessuologia. Pare che la competente esperta della materia in oggetto abbia fatto innanzitutto una dettagliata esposizione, con l'ausilio di un accattivante PowerPoint ricco di immagini eccessivamente realistiche, dell'anatomia e della fisiologia degli organi genitali de due sessi. Poi è passata a parlare dell'accoppiamento in termini molto precisi ma crudi, per finire col parlare di contraccezione e sesso sicuro. Ripeto se ce ne fossimo scordati, il tutto in una IV elementare! Il genitore riferisce ancora del disagio di molti di questi bambini , nei giorni seguenti all'intervento in classe, che tenevano in casa un atteggiamento taciturno, poco allegro, accompagnato anche in qualche caso da crisi di pianto immotivate, insonnia, ed incubi notturni. Preoccupati, i genitori dopo un'indagine sommaria e qualche domanda fatta ai bambini con la dovuta cautela, sono venuti a conoscenza del su citato intervento in classe, che definirei clandestino, della Dottoressa X, specialista sessuologa.
Sorvolo sulla baraonda che il fatto ha chiaramente scatenato fra i genitori e l'ingenua direzione della scuola, e lascio alla vostra personale valutazione il singolare episodio.
Passo invece a raccontarvi un aneddoto, vissuto in seno alla mia famiglia, quando mio figlio Baffer-one , ora 42enne prof di filosofia Morale in un Ateneo romano, all'età di 8 anni era interessato a guardare con una certa curiosità, dal balcone del retroprospetto del nostro appartamento, il viavai di coppiette che si avvicendavano nella strada senza uscita sotto casa nostra con evidenti e pubbliche effusioni "di affetto". Mamma E.R. avendo notato il fatto, me lo riferiva dicendomi che era forse giunto il momento che io parlassi al mio primogenito riguardo agli episodi che avevano suscitato la sua infantile curiosità e gliene dessi una accettabile spiegazione rapportata alla sua giovane età. A dire il vero la cosa mi imbarazzava un po', e non sapevo come e quando affrontare l'argomento, essendo la prima volta che mi trovavo ad affrontare una simile evenienza, cosa divenuta più semplice ma comunque sempre impegnativa via via che i figli da 1 sono divenuti 6. L'occasione si presentò qualche giorno dopo, quando per motivi familiari ho dovuto fare un viaggio in macchina di quasi 4 ore da Palermo a Messina. Per non viaggiare da solo, proposi a mio figlio di accompagnarmi, la qualcosa lo eccitò moltissimo. Partimmo la mattina dopo , di buon'ora, e giunti a metà strade circa, fra una cosa e l'altra, mi venne in mente di portare la discussione sulle "coppiette" che amoreggiavano sotto casa nostra. Una cosa tira l'altra, cominciai, essendo medico, col dargli alcune informazioni di carattere anatomico e fisiologico circa la differenza fra i due sessi, il tutto in maniera essenziale e sobria, senza dilungarmi in eccessivi e innecessari particolari che avrebbe appreso da più grande per suo conto. Non posso dire che mostrasse un particolare interesse per l'argomento, comunque per fortuna ero arrivato in tempo , poichè non aveva ricevuto al riguardo informazioni fuorvianti da qualcun'altro, in merito a ciò. Poi passai a personalizzare il dialogo, spiegandogli che per questi rispettivi attributi del corpo umano, l'uomo e la donna provano un'istintiva attrazione che col tempo diviene oggetto di scambi affettivi. Gli raccontai di come avevo conosciuto mammaE.R. , di come ero stato attratto dalla sua bellezza, del corteggiamento, del nostro innamoramento, del fatto che cominciammo a volerci bene, col totale coinvolgimento del cuore colla parte estetica, fino ad arrivare al matrimonio, dove l'amore fra me e mamma E.R. giunse a completezza e a maturazione col dono della nostra parte fisica, che come conseguenza aveva portato probabilmente alla suo concepimento e alla sua nascita. Non ho mai parlato ai miei figli di api, cavoli, cicogne o altre favole del genere, nemmeno da più piccoli. Questa seconda parte del discorso lo vide molto attento: mi chiese quando cominciammo a capire di volerci bene e come ce lo siamo detto. Mentre glielo raccontavo i suoi occhi brillavano di una luce insolita. Il nostro viaggio continuò tranquillo , chiaccerando sugli argomenti più diversi dalle vacanze allo sport. Sbrigate le mie faccende, dopo un simpatico pranzo al ristorante , che lo fece sentire molto importante, avendolo condiviso da solo con me, prendemmo la strada del ritorno che ci riportò nel tardo pomeriggio a casa. Quella sera prima di coricarsi venne a darmi la buona notte, e colsi nel suo sguardo come una sensazione di compiacimento mista a gratitudine. I giorni che sguirono non videro mio figlio per nulla turbato, di cattivo umore o con problemi di sonno o con incubi, ma sereno come lo può essere un bambino di 8 anni in seno ad una famiglia che gli vuole bene e che glielo fa capire. Qualche tempo dopo, Baffer-two, la peste di casa di 4 anni , durante il pranzo ci mise in imbarazzo con una delle sue intriganti domande a bruciapelo:"come nascono i bambini?".
Mentre annaspavo in cerca di un' adeguata risposta plausibile per la sua età, giunse a salvarmi con la sua tranquilla e sorridente risposta Baffer-one: " quando avrai l'opportunità, anche tu ,di andare con Papà a Messina lo scoprirai ". La risata generale che ne seguì fu sufficiente a soddisfare la curiosità del fratellino. La naturalezza di questa semplice risposta mi fece capire che la comunicazione fra me e mio figlio su quel delicato argomento aveva dato i suoi frutti, senza provocargli il minimo trauma psicologico. Penso che ciò sia stato il naturale frutto di un dialogo su cosa sia l'amore fra due persone nelle sue componenti fisica, affettiva e psichica, non certo su cosa sia il sesso preso da solo e raccontato in maniera avulsa, mutilando la persona di tutte le sue altre capacità che gli danno dignità e qualità. A questo si deve aggiungere che questo scambio formativo è avvenuto nell'ambito delle relazioni familiari, cioè nel suo alveo naturale e in un ambiente che si caratterizza per la ricchezza affettiva, nel reciproco dono totale dell'uno all'altro. Ecco perchè oggi posso ben dire che mio figlio non sminuirebbe mai la parola amore, togliendole quella dignità e qualità di cui abbiamo già detto, pronunciando in maniera impropria, come è di uso corrente oggi, la frase: "fare all'amore", al posto di quella più pertinente "fare sesso".
Questo racconto, patrimonio della nostra storia familiare, è la mia risposta a caldo a ciò che ho casualmente ascoltato, con stupore, attraverso la radio appena qualche giorno fa.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei solo aggiungere a mia difesa che a otto anni non ero un maniaco sessuale (e neanche adesso, per fortuna); io non mi ricordo questo particolare: meno male in ogni caso che c'era chi mi guardava le spalle...
in ogni caso, mia madre mi insegnò a ballare per la mia prima festa

bye

screwball

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro Screwball, non eri certo un maniaco sessuale, ma un bambino talmente normale da avere le giuste curiosità della sua età, che dei genitori attenti hanno il dovere di
soddisfare con spiegazioni chiare e convincenti, senza lasciare quei dubbi che se non chiariti,potrebbero poi essere di danno alla sua futura crescita armonica ,chiaro?
(nonno)Baffo

Anonimo ha detto...

... cmq, a dire il vero, quello che mi ricordo è più il divertimento della gita insieme e della "complicità" che avrebbe dato frutti per il futuro, oltre al fatto che la provincia di Messina comincia a Santo Stefano di Camastra e che lì si fanno le ceramiche (non i bambini)... dei contenuti specifici, per me i bambini sarebbero potuti arrivare da Marte con un astronave, per quanto mi riguarda, ma adesso sapevo che avrei potuto chiedere spiegazioni quando fosse stato necessario. E forse questo è quello che conta di più... Questo forse mi aiuterebbe se dovessi spiegare per filo e per segno a mio figlio come nascono i bambini: che parole usare, etc. etc.. La sostanza del messaggio, fiducia verso di me, amore tra mamma è papà etc. li ho capiti e questo è quello che importa, al di là delle technicalities... Consiglierei, in questo senso, ma a persone più grandicelle, di seguire una delle storie d'amore di love actually, quella che nasce sul seti di un cinema. Non è proprio per bambini di dici-otto anni, ma chiarisce bene le differenze.

babye

screwball

Anonimo ha detto...

Mi permetto di usare questa pagina "del cavolo" per trasmettere una simpatica notizia...

In periodo di tagli non ci si dovrebbe sorprendere. Ma se a sparire dal magazine di maggio 2009 «Ulisse», rivista di bordo dell'Alitalia, è l'intera Sicilia e poi anche Creta e Cipro, allora è davvero troppo (guarda l'immagine).

SICILIA OSCURATA - Così una lettrice preoccupata ci segnala attraverso un suo scatto che nella cartina geografica della rete delle tratte internazionali mancano queste tre isole. «L'ho notato in un volo Roma-Catania, ho pensato che saremmo finiti in un buco nero!», ci scrive Elena. Da cui il dubbio atroce: «Una svista grafica o una razionalizzazione delle tratte?».

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro Anonimo del "cavolo", anche se il commento è arrivato nel post sbagliato, dal momento che per le notizie fuori tema c'è sul blog un'apposita bacheca, ho ritenuto di pubblicarla comunque, per testimoniare che ormai ci vogliono togliere anche dalla faccia della terra,
(nonno)Baffo

P.S.Se trovo la pagina di Ulisse incriminata, prometto di pubblicarla.

paola ha detto...

Tra i giovani è facile confondere la passione con l'amore e non sempre la famiglia riesce ad educare al valore della sessualità come ad un aspetto complementare del sentimento amoroso, che chiaramente non si riduce al solo atto sessuale.
Educare all'amore, educare al rispetto di se stesso e dell'altro. Caro nonno Baffo, quanto "suonano" anacrostici questi pensieri. E non solo tra i giovanissimi. Purtroppo.

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Cara Paola, purtroppo la famiglia di oggi in molti casi non riesce più ad educare in questo ambito fondamentale come in tanti altri, perchè alcuni genitori più giovani si sono purtroppo fermati ad un livello adolescenziale, altri già maturi, sono invece retrocessi a questo livello,perchè incapaci di reggere alla sfida dei disvalori di oggi, più facili da perseguire,abdicando al loro ruolo naturale e non delegabile di educatori,
(nonno) Baffo