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Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

giovedì 4 giugno 2009

Sfida educativa !

Fig.1- " L'attimo fuggente " Fig.2- " Kramer contro Kramer "


Oggi come forse mai prima d'ora ci troviamo ad affrontare il grave problema di come educare la nuova generazione che sta crescendo. E' sotto gli occhi di tutti il disagio in cui si trovano le agenzie educative principali preposte a tale compito, come la famiglia e la scuola, l'una per natura l'altra per delaga, dove genitori da una parte e docenti dall'altra, sono oggi inadeguati al compito che loro compete, a volte per poca competenza e più spesso ahimè per colpevole disinteresse. Purtroppo è solo una minoranza quella di genitori e docenti attenti e preoccupati di curare la crescita dei giovani, dando loro principi educativi di qualità che assicurino loro una maturazione affettiva ed intellettuale tale da poter affrontare e relazionarsi col mondo che li vedrà, nel bene o nel male, comunque protagonisti.
Ed ecco perchè papa Benedetto XVI, in questi ultimi tempi, andando in giro per il mondo,va lanciando un accorato appello urgente a tutti gli educatori , affinchè si mettano in gioco, in quella che chiama una inderogabile "emergenza educativa", accettandone la sfida.
Ho raccolto qui di seguito brevemente solo alcuni dei passaggi più significativi dei suoi ultimi discorsi sull'argomento educazione, pronunciati con animo preoccupato ed talvolta addolorato, legandoli insieme secondo un mio ordine e non sempre testualmente se non nelle parti virgolettate:

"C’è bisogno di educatori autorevoli a cui le nuove generazioni possano guardare con fiducia”, ha detto Benedetto XVI, sottolineando che “un vero educatore mette in gioco in primo luogo la sua persona e sa unire autorità ed esemplarità nel compito di educare coloro che gli sono affidati”.

Quella dell’educazione è “un’esigenza costitutiva e permanente che oggi tende ad “assumere i tratti dell’urgenza e, perfino, dell’emergenza”.

E’ allora necessario riflettere su un progetto educativo “che nasca da una coerente e completa visione dell’uomo” propria dell’antropologia cristiana che ha il suo modello in Gesù Cristo stesso.

“In un tempo in cui è forte il fascino di concezioni relativistiche e nichilistiche della vita e la legittimità stessa dell’educazione è posta in discussione, il primo contributo che possiamo offrire è quello di testimoniare la nostra fiducia nella vita e nell’uomo, nella sua ragione e nella sua capacità di amare”.

Il Papa ha precisato che l’educazione tuttavia non può riguardare solo le nuove generazioni, perché “l’opera formativa, infine, si allarga anche all’età adulta, che non è esclusa da una vera e propria responsabilità di educazione permanente”.


Ed è a questo punto che mi sento chiamato in causa, e stimolato a continuare, anche da nonno, nel nuovo cammino di formazione da me già intrapreso, per un miglioramento mio personale e di umile servizio agli altri.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie!

Prof 2.0 ha detto...

Non solo come nonno mi raccomando...

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Sicuramente non solo come nonno, forse mi sono espresso male nel post,
avrei dovuto scrivere, anche se già nonno,
(nonno)Baffo