
Mi limito a riportare in questo post alcuni brani di un breve racconto scritto dalla mia figlia minore che si muove quotidianamente in bus per raggingere l'università nel centro storico.
........L'autobus è una summa delle situazioni della vita....
Nell'autobus si può compiere l'azione buona della giornata e decidere se essere altruisti o menefreghisti e indifferenti: la vecchietta ha bisogno di una mano per salire, una mamma chiede aiuto per scendere il passeggino...la coscienza mi dice di cedere il posto all'anziano signore di fronte per non essere assalita dai sensi di colpa.......
........Nell'autobus si acoltano pezzi di vita: conversazioni al telefono o confidenze fatte all'amica seduta di fianco, non siamo impiccioni ma neanche sordi, codividiamo piccoli momenti di vita quotidiana, felici e non: Davide ha preso 30 all'esame, Lucia dice ti amo al fidanzato, Mario riceve una cattiva notizia, Serena avverte che arriverà in ritardo a lavoro, ed io chiamo mamma per dirle che torno a pranzo...a un certo momento ti scopri indiscreto, ti sei indebitamente appropriato di un pezzo di vita altrui, diventandone partecipe senza volerlo.........
.......L'autobus è il posto per eccellenza dei luoghi comuni, per il disappunto sulla politica e sui politici di oggi, ma soprattutto per le lamentele perchè la città non funziona e il mondo non è più quello di ua volta......
..........Nell'autobus si parla della vita, dei suoi valori, dei problemi di salute, dei figli, dei fidanzati,degli amici, delle persone che ci piacciono e di quelle che ci hanno fatto arrabbiare, si raccontano episodi divertenti, si ascoltano battute e scketch di quella che sarebbe la puntata di Zelig con lo share più alto,......
...........Nell'autobus ognuno ha un proprio ruolo come ce l'ha nella vita, c'è chi parla, c'è chi straparla, c'è chi ascolta soltanto, come me, ci sono gli anziani che ci trasmettono la loro memoria storica, ci sono gli adolescenti che gridano e scrivono frasi d'amore sulle pareti, ci sono quelli che si fanno i fatti propri, leggono un libro o ascoltano la musica nell'mp3 ( alcuni la fanno sentire pure agli altri )..........
.......... In autobus, per chi di solito lo fa nella vita, si può pregare e si può pregare per persone diverse, guardandole in faccia mentre lo si fa..........
Che dire? Mi limito ad aggiungere soltanto che un'attenta osservazione della " realtà ", che ci sta intorno quotidianamente, è la migliore opportunità che ci viene offerta per l'arricchimento e la crescita della nostra "umanita".
Per chi fosse interessato alla lettura dell'intero racconto si rivolga direttamente a chi lo ha scritto tramite Email: martadavenia@yahoo.it