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Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

domenica 19 ottobre 2008

" Andare in pensione " : un punto di arrivo o un punto di partenza ?



La parola "pensione", per ognuno di noi, fa un suo logico riferimento all'ambito lavorativo, non certo ad altri ambiti, come per esempio a quello familiare nel ruolo rispettivo di marito o genitore. Il proprio lavoro professionale ha un suo termine naturale, essendo strumentale alla persona, non così l'essere marito o genitore in quanto stati connaturali all'essere umano. Il ruolo di lavoratore si esaurisce, ma non certamente quello di un padre di famiglia.
Quindi una prima logica risposta alla domanda del post potrebbe essere che il pensionamento è un punto di arrivo. Ma non vi è dubbio che il venirsi a trovare in questa nuova situazione di vuoto lavorativo comporta un cambiamento sostanziale nella propria vita e in particolare in quella familiare. Per cui la relazione coniugale e il rapporto genitoriale vengono a risentire di questo nuovo status. Ed ecco che allora ne consegue che l'andare in pensione è anche un punto di partenza, o meglio di ripartenza della propria vita, con cui confrontarsi. Bisogna allora adoperarsi per rendere questo snodo esistenziale della vita personale un evento positivo che produca all'interno del proprio nucleo familiare situazioni e occasioni di un miglioramento nelle relazioni con la propria moglie e con i propri figli. Ecco che la parola pensionato perde allora gli attributi negativi e ingiusti che così spesso le vengono conferiti.
Tutto questo, lo avrete già capito, per dirvi che Baffo da domani, giorno dei suoi 65 anni, va in pensione. Non mi sento per questo nè triste nè frustrato, ma carico di quell'energia mentale, vitale ed anche affettiva che come un accumulatore ho immagazinato durante la mia vita e che adesso sono pronto a immettere in rete per illuminare e dare calore alle relazioni interpersonali che mi aspettano. Ciò che sento dentro di me non è una una sensazione di invecchiamento ma di ritrovata giovinezza senz'altro interiore se non proprio fisica. Il mio cuore in questi anni si è dilatato e arricchito nell'accoglienza degli altri , ricevendone in cambio il loro affetto. Adesso sento il bisogno di spendere questo tesoro per renderli più felici. Innanzitutto mia moglie, sperando che la nostra relazione coniugale diventi sempre più profonda e salda, e punto di riferimento costante per i nostri figli anche se già adulti. Poi i miei figli, ai quali penso di poter e di dover dare ancora tanto sia da un punto di vista affettivo che educativo. Ed infine tutti gli altri ai quali spero di offrire in maniera creativa iniziative che possano essere loro di aiuto e sostegno.
Come tutti i lettori del mio blog ormai ben sapranno da poco sono diventato nonno. Non potevo pretendere regalo più bello per la mia pensione; l'arrivo di Giulio è stato provvidenziale, la sua presenza è venuta ad occupare uno spazio importante nel mio cuore: è mia ferma intenzione che buona parte del mio tempo disponibile sia dedicata senz'altro a rendergli la vita piacevole e ricca dei valori necessari alla sua crescita.
Fatevi vivi per qualunque bisogno, Baffo è sempre a vostra disposizione!


La foto è presa dal blog : 'GRAVITÀ ZERO'(3 aprile 2008).
(l'ho illustrata nel 1° commento a questo mio post).

16 commenti:

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Osservate le foto del post:
La prima è la foto dell'ultima campagna abbonamenti della rivista Science.
La seconda invece, è la campagna pubblicitaria di tesseramento 2008 della CGIL,del Sindacato dei Pensionati Italiani, che in questo periodo sta tappezzando le nostre città.
A parte la strana analogia (occhi azzurri, baffetti bianchi, ...), non so se sia accaduto anche a voi di provare due sensazioni opposte: nell'immagine di sinistra traspare una estrema allegria, veicolata dalla vivacità e dalla curiosità dello sguardo. Nell'immagine dello pseudovecchietto di destra si percepisce invece solo un senso di sgomenta rassegnazione...
Il primo messaggio ci comunica allora un "punto di partenza": che l'età non conta se a lavorare sono le cellule grigie. Il secondo invece stabilisce un "punto di arrivo": pensionati da parcheggiare in inquietanti cliché. Non so voi, ma io ho una spiccata preferenza per gli Art Director di Science...

No comment, Baffo

Anonimo ha detto...

Zio..per la prima volta sn entrato in questo blog...(visto k oggi sn venuto a sapere della sua esistenza)...cmq lo trovo davvero ricco e profondo..vedremo se qualke articolo (cm hai detto) mi sarà di aiuto in generale...anke se già ho visto qualcosa k ha sicuramente rovinato il tuo gran lavoro.......ovvero quei bruttissimi colori neroazzuri....di quella squadra di mercenari....innegiata in copertina..cmq nessuno è perfetto...complimenti per il resto ps auguri baffo dl tuo nipote più bello

Screwball ha detto...

Pensione quindi è "pensare" agli altri

marco

Screwball ha detto...

il primo bimbo è Einstein, il secondo, boh...

Anonimo ha detto...

Caro Baffo,
auguri per i tuoi 6 anni e mezzo...Ancora non ti ho fatto i complimenti per il tuo blog, per il nipotino. Adesso che sei in pensione mi aspetto almeno 2 post al giorno... sono un grande tuo fan. Un abbraccio affettuoso a te, a Mamma ER e a tutti quanti da un palermitano che adesso vive a Milano.

Daniele M.

Screwball ha detto...

La mia esperienza, di "figlio adulto" suggerisce che questi giri di boa aiutano a guardarsi indietro e a scoprire che senso ha quello che verrà. Per questo sono belli. Ciò che si è vissuto fin qui, come direbbe un filosofo a me caro, deve essere ripreso e corretto... la prima parte della vita è fatta anche per fare errori o per vedere che cosa siamo in grado di fare, la seconda, che è questa, per correggerli, CON L'AIUTO DEGLI ALTRI, QUALSIASI ETA', CONDIZIONE O RELAZIONE ABBIANO.

BUON 65

Prof 2.0 ha detto...

Caro Baffo,

auguri dal tuo prof. Questo post mi è piaciuto moltissimo. Ci siamo già detti tutto a voce, quindi non aggiungo altro. un abbraccio

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Ringrazio di cuore Antonio(anche se iuventino),Daniele M.,e Screwball per gli auguri al
nonnino pensionato.
In quanto a Screwball sottoscrivo
appieno i suoi commenti:
ottimo quel pensione=pensare agli altri.
Un abbraccio, Baffo

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Grazie di cuore anche al mio Prof.
Non avevo ancora letto il suo commento,
Baffo

Anonimo ha detto...

auguri caro Baffo

biancaneve ha detto...

Per Antonio: n pns k ptrsti usre qke tsto in +? Xò bello, imp.rò ank io scrv csì. Grz.

Auguri, baffo!

Anonimo ha detto...

Mille auguri.


PS allora sono riuscito appena in tempo a farmi scippare l'ultimo dente...

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro anonimo grazie per gli auguri, ma sono io ad augurarti di non aver più bisogno di farti "scippare" altri denti,
ciao Baffo

Anonimo ha detto...

Tanti auguri papà!!
tu avrai fatto pure 65 anni ma io ne ho solo 23...quindi hai ancora lavoro da fare
ci conto

B6

Screwball ha detto...

Chissà qual'è stato l'ultimo dente scippato... e il primo

Tante cose da dire, servirà un sabbatico

Screwball ha detto...

Sessantacinque narrazioni in cerca d’autore
Brevi consigli filosofici (e non) per pensare agli altri dopo la pensione


1- Parafrasi da un collega: «La risposta alla domanda “chi sono io” non è qualcosa di statico (tipo: ho fatto la mia parte) o di sconnesso dal passato (prima ero… adesso invece sono…), ma una narrazione che mi descrive come uno sviluppo (da un inizio fino ad oggi) e mi coglie come un esito (sono arrivato qui, con queste cose positive, con questi difetti). La bellezza della narrazione è che il suo autore può riprenderla tra le proprie mani, immaginando un futuro, e quindi correggerla, ampliarla, allargarla ad altri, riscattarla se necessario, trasmetterla. Quest’ultimo è in particolare il ruolo dei nonni.