La mia foto
Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

lunedì 19 dicembre 2011

Natale 2011


Proviamo anche noi a fargli delle coccole, sono certo che le gradirà moltissimo.
Auguri per un Santo Natale, (nonno) Baffo

martedì 8 novembre 2011

anniversario


46... e la storia non finisce qui...

sabato 1 gennaio 2011

Auguri a tutti gli amici, lettori, passanti...


Un solo proposito per il 2011, ma molto concreto: diamo agli altri il meglio di noi stessi...
(nonno) Baffo

sabato 18 dicembre 2010

Santo Natale 2010


“Ancora una volta Gesù Bambino si offre indifeso ed inerme agli uomini, lasciandoci liberi, nel pieno rispetto della nostra libertà, di accoglierlo o meno nel nostro cuore. Non lasciamoci sfuggire l’ennesima opportunità di corrispondere a questo inestimabile dono “

Auguri per un Santo Natale

nonno Baffo

mercoledì 10 novembre 2010

Chi imita chi?

E' sorprendente vedere come il tricheco ha addomesticato la ragazza.
O è al contrario?




In prestito dal blog: "Pensar por libre", di un caro amico di Spagna.

martedì 9 novembre 2010

Un regalo in rete...



Seguendo il link scoprirete il regalo di Alessandro per il nostro anniversario:

venerdì 5 novembre 2010

Coll'entusiasmo del primo giorno...


Il prossimo 8 novembre la premiata ditta " (nonno) Baffo & mamma ER " festeggerà il 45°anniversario della sua nascita. La nostra famiglia ha scritto durante quest'ultimo anno l'ennesima pagina della sua appassionante storia. Ognuno dei suoi componenti - genitori e figli - ha contribuito a questa unica ed irrepetibile storia mettendo a disposizione degli altri i propri talenti personali, adoperandosi in tutto ciò di cui è stato capace, senza farsi sconti, e donandosi sempre con gioia, anche quando questo ha comportato sacrificio. Ognuno ha lottato per essere fedele alla vocazione cui è stato chiamato: di marito, moglie, genitore, figlio o figlia, spendendosi con generosità per costruire un focolare familiare luminoso e allegro.
Sono sicuro che ancora una volta ognuno di noi sente nell'intimo del proprio cuore che ne è valsa veramente la pena!


domenica 3 ottobre 2010

Il Santo Padre a Palermo...













Grande giornata col Papa: abbiamo riscaldato il Suo cuore col nostro sole e il nostro affetto. Benedetto XVI ci ha spronato a vivere un cammino di speranza radicato nella fede, vissuta e testimoniata con coraggio nelle vita quotidiana .

sabato 2 ottobre 2010

2 ottobre: festa dei nonni !











(nonno) Baffo augura a tutti i colleghi di ruolo una serena e felice festa in compagnia dei loro splendidi nipoti...


mercoledì 29 settembre 2010

Ballo a quattro mani :-)



Buon divertimento !

lunedì 13 settembre 2010

Principio di compatibilità !



Dilemma: l'auto sportiva o il bambino?

mercoledì 8 settembre 2010

"Il libro" : questo sconosciuto !

mercoledì 1 settembre 2010


Dopo un proficuo e salutare periodo di disintossicazione informatica, nonno Baffo ritorna "sobriamente" in rete !

mercoledì 30 giugno 2010

Un racconto africano...


Questo il prologo di un libro sulla libertà che sto leggendo in questi giorni:

Un noto racconto africano narra di un contadino che, passando per un bosco, trovò un aquilotto appena nato, lo raccolse da terra e lo portò con sè. Lo mise poi nel pollaio, dove il re di tutti gli uccelli fu allevato con le galline e imparò a comportarsi come loro: becchettava granoturco e saltellava con loro...
Passati alcuni mesi, il contadino guardò preoccupato le lunghe ali di quell'uccello maestoso che, pur potendo, non aveva imparato a volare, perchè era rimasto sempre chiuso in un pollaio. Il buon uomo si pentì di quello che aveva fatto e decise di lasciare l'aquila in libertà. La tirò fuori dal pollaio, la prese dolcemente fra le braccia e la portò in una collina. La sollevò in alto e le disse: "Sei un'aquila. Appartieni al cielo, non alla terra. Apri le ali e vola!". Ma l'aquila non si mosse. Guardò dalla collina le galline che mangiavano e cominciò a saltellare per tornare con loro. Il contadino ripetè senza stancarsi: "Non possiamo farti crescere come le galline che non sanno fare altro che azzuffarsi per beccare i grani che stanno per terra. Apri le tue ali, vola!". Ma la giovane aquila era semre più confusa davanti a una cosa così difficile. Tremava tutta e mostrava di voler tornare nel luogo protetto dove era cresciuta.
Il contadino non si scoraggiò. Il giorno seguente, di buon'ora, la portò su un monte molto alto. Giunto in vetta, la sollevò e, con le braccia tese in alto, le fece guardare il sole brillante del mattino. "Puoi percorrere enormi distanze e giocare nel vento. Non avere paura! Prova! Apri le tue ali e vola!". Allora l'aquila, attratta da tanta luce, si sollevò elegantemente, aprì le grandi ali e, con un grido di trionfo, cominciò a volare, sempre più in alto, fino a che non la si potè più scorgere all'orizzonte...
"Chi è nato con le ali, deve usarle per volare", pensava il contadino mentre scendeva dal monte cantando.

"Libertà vissuta con la forza della fede" - Jutta Burggraf


sabato 22 maggio 2010

Inter: Campioni al cubo !






















Uno, due e treeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!

venerdì 21 maggio 2010

Perchè la famiglia...



spiacente, ma non ho trovato una versione in italiano...

martedì 18 maggio 2010

...non sono solo...



Vi propongo l'ascolto attento di questa canzone dall'album Safari di Jovanotti, sicuro che nel testo troverete senz'altro molti spunti di riflessione...

giovedì 13 maggio 2010

il principio di Incarnazione...

Riporto una parte di un'intervista ad Alessandro, che esprime con lucidità un'intuizione davvero coraggiosa.

(...)

D’Avenia:
Uno dei motivi per cui ho deciso di diventare insegnante è stato padre Pino Puglisi (il sacerdote ucciso dalla mafia nel 1993, ndr), che ho avuto come prof a Palermo. Liceo pubblico: eravamo in 1500, un caos. Noi, tra un’occupazione e l’altra, eravamo convinti di avere il mondo in mano. Guardavo questo sacerdote piccolino, magro, sempre sorridente, e dicevo: «Ma figurati!». Poi, quando è morto, poco prima della seconda liceo, ho capito la differenza fra noi (e gli altri prof) e lui: lui le parole che diceva le viveva veramente, anzi c’era morto. Poi vedevo il mio insegnante di Lettere, che era un sognatore davvero: a 65 anni ancora balbettava nel raccontare Dante. Infine, un film: L’attimo fuggente. L’ho visto e ho detto: voglio fare questo. A poco a poco, quella figura l’ho ridimensionata, perché è abbastanza pericolosa: Keating porta i ragazzi a se stesso, mentre il sognatore porta Leo a Leo. Cioè, aiuta Leo a diventare più Leo. Io sono un nemico assoluto del professore “amicone” e un sostenitore sfegatato dell’asimmetria del rapporto. Ma credo che la luce guida per ogni insegnante sia il principio di Incarnazione.

D. In che senso?

D’Avenia:
Nostro Signore, per spiegarci chi è l’uomo, si è fatto uomo: ha dovuto provare la fame, la sete, sudare, addormentarsi sulla poppa di una barca in tempesta... Lui è Maestro perché si è immerso in maniera sconvolgente in quello che siamo noi. Non ha rinunciato ad essere Dio: è perfetto Dio e perfetto uomo. E proprio per questo ci viene a tirare su: sposa tutte le contraddizioni del nostro cuore, però rimane Dio. Questa è la luce che mi guida nell’insegnamento: per me, non è altro che partecipare a questo aspetto di maestro, che c’è in Dio. Mi devo in qualche modo incarnare nei miei alunni. Il che non significa mai smettere di essere un adulto, ma sposi le loro contraddizioni. Mi ha scritto un ragazzo di 17 anni: «Grazie per questo libro, perché c’è dentro tutto quello di cui abbiamo bisogno. Ci comprende, ma non ci fa sconti». Per me è stata la critica più bella. In classe, sono molto esigente, ma allo stesso tempo provo a non dimenticare tutto ciò che è successo a quell’età. Sono un adulto disposto ad accompagnarti in questo viaggio: se hai bisogno, sai che io ci sono e che mi metto in gioco. Certo, trovare la giusta distanza in un lavoro di incarnazione è difficilissimo: a volte sbagli, perché esageri. Però ci provi. (...)

p.s. l'intervista completa a questo link:
http://www.tracce.it/default.asp?id=424&id_n=15892


lunedì 26 aprile 2010

Maggio: con lo sguardo a Maria...

Santa Maria, donna dei nostri giorni,
liberaci dal pericolo di pensare
che le esperienze spirituali vissute da te
duemila anni fa

siano improponibili oggi per noi..
.
Facci comprendere che la modestia, l'umiltà,
la purezza
sono frutti di tutte le stagioni della storia,
e che il volgere dei tempi non ha alterato
la composizione chimica di certi valori
quali la gratuità, l'obbedienza, la fiducia,
la tenerezza e il perdono.
Sono valori che tengono ancora
e che non andranno mai in disuso.
Ritorna, perciò, in mezzo a noi, e offri a tutti
l'edizione aggiornata di quelle grandi virtù umane
che ti hanno reso grande agli occhi di Dio.


(
don Tonino Bello)

martedì 20 aprile 2010

Ascoltare col cuore...


Una vera relazione si fonda innanzitutto sull'ascolto dell'altro. Un ascolto attento ed affettuoso è il primo atto d'amore col quale lo si accoglie. Ed è attraverso questo ascolto che possiamo comprendere le necessità dell'altro e cercare di corrispondere donandogli ciò di cui ha veramente bisogno.
Durante una delle presentazioni del suo libro mio figlio Alessandro ha sintetizzato questo stesso concetto con una espressione semplice ma suggestiva, che vi propongo: " bisogna avere un cuore a forma d'orecchio ".