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Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

venerdì 22 agosto 2008

" Per ricordare Marina "

Forse non vi ho mai detto che Beppe, il fratello di Mamma E.R. (il neo-preside della facioltà di Agraria di qualche post fa) , ci ha emulato essendo anche lui papà di 6 figli che sono i miei spendidi nipoti. In ordine: Luca, Raffy (Raffaella), Sisa (Luisa), Giulia, Antonio e Boba (Roberta).
Vi chiederete perchè non ho subito citato anche il nome della loro mamma, il motivo è semplice: la cara Marina ci ha lasciato nell'ottobre del '95, prematuramente a 41 anni, per un male incurabile, andandosene in cielo. Ho sempre rinviato la scrittura di queste righe perchè è stato per me molto difficile trovare lo spirito e le parole adatte per parlarvi di questa grande donna che è stata mia cognata. Ora ci sto provando. Quando dico grande, non è per enfatizzare, poichè Marina era anzi una donna schietta e semplice, ma "grande" nel condurre la sua pur breve esistenza di professionista, era dottoressa in farmacia, e di mamma di 6 figli. Figli dei quali ha curato in maniera attenta e puntuale, insieme al marito, l'educazione e la crescita umana.Ricordo come conciliava l'assorbente lavoro professionale in farmacia, dove dava al cliente un'assistenza competente e gentile, e l'impegnativa conduzione di una famiglia numerosa come mamma e come moglie di un marito ottimo ma ad un tempo molto esigente. I figli abbracciavano un arco di età di 14 anni, dai 16 anni di Luca ai 2 di Boba, e Marina aveva la capacità di dare ad ognuno di loro l'affetto e le cure di cui avevano bisogno. Donna dalla fede forte ed immediata si abbandonò totalmente nelle mani del Signore. Ciò che ricordo meglio sono ancora gli ultimi 2 anni della sua preziosa vita, cioè gli anni della sua malattia, affrontata con coraggio e con disponibilità verso gli altri, riuscendo sempre, anche se con un velo di malinconia, a donarci il suo dolce sorriso. Ero vicino a lei qualche poco tempo prima che spirasse e mentre si lamentava sommessamente per il dolore che aveva all'addome, mi sussurrò che non aveva più la forza di lottare, poi salutò il suo Beppe rammaricandosi di lasciarlo da solo con un carico così gravoso da portare avanti. Se ne andò in punta di piedi e con grande serenità, addormentandosi nel Signore.
Non mi va di dire altro perchè la commozione in questo momento mi sta assalendo, aggiungo soltanto che dal cielo ha continuato a fare il suo dovere , sostenendo il marito, di cui dico soltanto che oltre ad essere un ottimo padre, pur coi limiti di tutti noi, è riuscito a surrogare anche il delicato ruolo di madre, colmandone al meglio l'assenza.
Ciao Marina, tranquilla, che Beppe grazie a te ce l'ha fatta alla grande !

IL 30 agosto, giorno del suo compleanno, invito tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerla di renderle omaggio ricordandola con una affettuosa preghiera.








5 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcuno si ricorderà che mentre eravamo in vacanza a Polizzi, andammo una sera (che poi ebbe un triste epilogo, ma questo non c'entra), in pizzeria, per festeggiare assieme i 40 anni di Marina, i 28 miei e i 24 di Fabri...

A pelle, mi ricordo il sorriso inatteso, quando, era la prima visita e unica visita dal luminare della scienza nel campo, si sentì dire, senza mezzi termini: ma perché è venuta qui? Si poteva risparmiare un viaggio... o qualcosa del genere. Insomma, non proprio una persona di tatto. Dico sorriso inatteso, perché la visita era Milano ed eravamo lei, suo padre, lo zio (dopo l'evento un po' inc...) e io. Le portai una rosa in regalo, e fui sorpreso dal suo sorriso di ringraziamento come se le avessi regalato chissa chè. Beh, mantenne un atteggiamento molto sereno quella sera, non so se fu la rosa, o il fatto che queste notizie l'interessato non le realizza subito... noi eravamo più agitati, soprattutto suo padre, con il suo grande cuore, che insisteva perché facessi una cena sontuosa (questo vi suona vero?). Cito solo che quel medico, non è una forma di vendetta, lungi da me, osservo soltanto, ebbe un ictus la settimana dopo e ci lasciò due anni prima di Marina... misteri!

Ho molto da scrivere su Marina e allora lo spezzetto. Mi ricordo che al tempo della chemio, faceva fatica ad accettare l'idea della parrucca, qualche volta era stanca e perdeva normalmente la pazienza con qualcuno dei figli (per dire, non era wonderwoman)

Amava disegnare i Peanuts, e per molti anni ebbi un suo quadro, con Snoopy che scriveva il suo classico romanzo, era una notte buia e tempestosa. Quel quadro mi accompagnò per molti anni, in case diverse.

Ogni tanto, spesso, mi capita di rivederla nei suoi figli: sono bagliori, ma molto reali!

E ora, pensate un po', sarebbe nonna tra pochi giorni!

ilMarco

Divagazioni artistiche ha detto...

La forza della Zia Marina la rivedo rivivere ogni giorno nelle vite dei suoi figli che sono andati avanti con grande coraggio e tenacia, divenendo un grandissimo esempio per tutti e realizzando con grandi successi le loro aspirazioni

Anonimo ha detto...

Per ricordare Marina ritorno dolcemente a quando con papà la conoscemmo, e alla sua vespa 50 grigio metallizzato, ai quadretti di Linus . . . lo zio Totò era entusiasta della fidanzata di Beppe
e anche noi perché altrimenti non sarebbe potuto essere.
Non mi va di aggiungere fiumi di parole, ma di lei ricordo la forza, la serenità , la dolcezza mentre tutto volgeva al termine.
Quando andai a trovarla si rammaricava che Beppe si svegliasse all'improvviso di notte, attento ad ogni suo respiro.
Cara cugina purtroppo per me non ci siamo frequentate molto, ma questo poco mi è bastato per darmi forza quando ho dovuto affrontare il tuo stesso male, sostenuta da tanti e da Beppe che, sempre presente e affettuoso lo ha fatto a me ma ricordava te . . .
E infine tu mi sei stata vicina in un modo misterioso, in un sogno (ma lo era?) in cui eri luminosa e sorridente, che mi ha dato una grande consolazione e non potrò mai dimenticare perché ti ha reso presente e viva come davvero tu sei per tutti noi.

Prof 2.0 ha detto...

L'ultima volta che la vidi partivo per Roma. Mi trasferivo lì per l'università. Mi regalò una camicia a righe. Mi abbraccio in un modo particolar e mi disse: "Mi spiace di non poter fare di più". Mi chiesi perchè. Lo capii solo dopo. Lei sapeva che era l'ultimo abbraccio e me lo porto nel cuore, insieme a quelle parole che non dimenticherò mai.

Anonimo ha detto...

Carissimo Giuseppe, finalmente oggi ho potuto visionare il tuo blog col bellissimo e affettuoso ricordo di Marina. Come sempre sei stato troppo generoso anche nei miei confronti, sottacendo peraltro il prezioso e insostituibile sostegno avuto da Te e Rita,ma , in nome di Marina Ti perdono... con affetto grazie,beppe

28 agosto 2008 11.48