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Palermo, Italy
Vivo in Sicilia, sono medico dentista,sposato con una moglie eccezionale e ho sei figli.Fra poco diventerò nonno per la prima volta. Il prossimo arrivo di questo nipote mi ha messo davanti a questa nuova tappa del mio viaggio, e mi sono reso conto che devo rimettermi in cammino con più entusiasmo, allegria e spirito giovanile. Alè si riparte! Ad un anno di distanza, come potete ben vedere dalla nuova intestazione del blog e dalla nuova foto, il cammino è stato felicemente intrapreso !

mercoledì 8 luglio 2009

Un Cappuccetto Rosso rivisitato !

"Cappuccetto Rosso e il lupo"
Baffer-one (1970)- Museo del Firrionello.

Questo quadro, di scuola naif, appeso da tantissimi anni, ed anche in vero un po' dimenticato, alla parete della stanza dei ragazzi nella nostra casa di campagna,ha richiamato, lo scorso fine settimana, nuovamente la mia attenzione,stimolandomi a scrivere scherzosamente, attingendo anche un po' alla realtà, la seguente improbabile favola:
"C'era una volta un cucciolo di lupo, dal nome Lupetto, che papà lupo Ezechiele aveva lasciato da solo nel bosco, per fare la sua prima esperienza di caccia all'uomo. E fu così che il piccolo lupo sprovveduto e timoroso si imbattè in una deliziosa cucciola di uomo, una bella bambina vestita di un mantello e di un cappuccio rosso, e che portava al braccio un paniere dal quale proveniva un odore di fragranti vivande. Lupetto fu subito all'erta, chiedendosi se era quella una delle prede a cui papà lupo l'aveva preparato a dare la caccia per procurarsi il cibo. Era molto perplesso : la bambina infatti gli si avvicinava facendogli festa, complimentandosi per il suo grazioso musetto e offorendogli qualcosa da mangiare. La sua perplessità si tramutò presto nella consapevolezza che quella gentile ed indifesa creatura non potesse affatto essere il suo pasto, e la sua giovane coscienza acquisì la certezza che non era una cosa buona il cibarsi di creature umane, anzi era un'azione malvagia da rifuggire completamente. E così la storia si concluse con un allegro pic-nic sull'erba del bosco fra Cappuccetto Rosso e il giovane Lupetto, e coll'evidente trionfo del bene sul male."
Pare che da grande il lupacchiotto di questa favola alternativa abbia preso la laurea, e che adesso insegni filosofia morale in una università faunistica.
Non me ne voglia Perrault per questa parodia della sua celebre favola, ma è questa la fantasiosa invenzione che mi ha suggerito il quadro che introduce questo post, dipinto con tanta spontanea ingenuità da Baffer-one all'età di 4 anni, quando frequentava l'asilo. Non so se sia marginale o meno nell' avermi influenzato il fatto che adesso l'autore di questa, sua prima ed anche ultima, opera pittorica, insegni anche lui filosofia morale in una vera università.

P.S. Questo post è un semplice regalo della mia memoria, della mia fantasia e soprattutto del mio cuore al mio primogenito Baffer-one.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

non me ne voglia Perrault, ma la
tua favola mi piace molto di più
dell'originale

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Grazie Anonimo. chiunque tu sia,
(nonno)Baffo

Unknown ha detto...

solo per questa volta mi toglierò
la maschera

Anonimo ha detto...

Favoloso!!!!
Giusi Aci
Dallas / Fort Worth, TX

Anonimo ha detto...

Mi piace il tuo post,
Itala Greco

paola ha detto...

Come direbbe "qualcuno", caro nonno Baffo, "i legami rendono liberi".

Screwball ha detto...

che posso dire? sono troppo coinvolto e commosso...

aggiungo solo che non si tratta dell'unica opera (disegnare e colorare è rimasta una molto segreta passione); mi chiesi allora e continuo a chiedermi oggi perché disegnai quella casa così, sono certo che copiai l'idea da qualche posto (penso da Sant'Elia dove andavamo in vacanza)). Le montagne sono evidentemente quelle di Monte Cuccio... ma questi sono dettagli da seconda elementare (!). C'è un certo movimento, dato dai colori e dalla prospettiva (montagna, lupo) e cappuccetto rosso è veramente carina e chissà non si chiamasse Caterina (se è così il lupo non poteva mangiarla, perché era bella, bionda e alta tutto in proporzione ovviamente), tanto che si china leggermente verso il lupo per dargli qualcosa da mangiare, per prendersi cura di lui. Ma tutto venne tutto fuori così, di getto, senza rifletterci, come a dire oggi: provaci e vedrai! Che sai che ne viene fuori... Questo è il mio significato. Per me, fu una sorpresa che i miei decidessero di incorniciare il "dipinto", la cui visione diretta (che incoraggio) stupisce ogni volta anche me: in realtà non c'è una storia, ma il tentativo di mettere assieme vari temi che avevo fino ad allora disegnato separatamente e in modo diverso... ma qui vi annoio

solo un cuore di padre sa vedere l'insieme e raccontarci su una storia, che non è cappuccetto rosso

vale la pena raccontare belle storie ai propri figli, perché poi si annidano da qualche parte, che è una parte di te, dove ogni tanto ritorni e che qualche volta nella vita, ti rivedi davanti. Scriveva una mia collega che nulla appare invano

PS.: in ogni caso, già in quei tempi, era Fabri ad emergere, e con merito, come disegnatore, della famiglia, e spero che giulio presto possa ricominciare con le casette e i cortiletti

grazie papà

Screwball ha detto...

cmq le lodi rimangono per la favola, e chissà chi è i., che si toglie la maschera (e non parla)

Anonimo ha detto...

Complimenti .....al fotografo!!!!!
Marco S.

VandaQC ha detto...

Meglio Baffo che Perrault!
Un poco precursore di Twilight!!!

Unknown ha detto...

Caro Screwball
curiosity killed the cat...
Ovviamente scherzo!

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro Screwball,non sono d'accordo che le lodi vadano solo alla "favola",pur dovendone essere lusingato,penso che vadano condivise anche con l'oggetto che ne ha provocato l'ispirazione, e che ha riallacciato nodi della memoria e del cuore che vi erano rimasti gelosamente custoditi, perchè carichi di un intenso rapporto affettivo fra padre e figlio,che comunque resta ancora da scandagliare fino in fondo, e che sarà sicuramente fonte di tante altre belle favole, anche se non tutte scritte,
grazie anche a te Pà

Anonimo ha detto...

Baffo...excelente el razonamiento de la adaptacion !
Un abrazo
Andres Cristian Tomasello

Caballito, Argentina

Screwball ha detto...

allora, solo perché sono coinvolto:

i. è troppo, mi viene da dire, enigmatica, perché al femminile non so

Paola è notevolmente incisiva e mi ha fatto pensare in due parole (peraltro, chi prima pronunciò queste parole fu il sottoscritto). Ma in questo caso come la mettiamo? Chi è "affettuoso"? Il lupo o la bimba?
E in fondo, ma qui cadiamo nella facile psicanalisi, dove sono la nonna e il cacciatore? Perché non manca nulla del realismo della rappresentazione... che manchi l'autorità e la saggezza? Chissà, in quello che si dice nella nuova versione, diciamo neotestamentaria, alla Caritas in Veritate, non serve più il cacciatore; ma quanto alla nonna?

Screwball ha detto...

quindi mi permetto di correggere la data: l'opera risale al 1972-3, scuola di Elmaga

Unknown ha detto...

enigmatica no, estremamente timida si.
Il quadro é delizioso, quello che mi
colpisce, data l'età dell'autore, é
la prospettiva, creata dai tre alberi e dalla casetta e inoltre la perfezione dei fiorellini in primo
piano.
La favola,definita neotestamentaria, è favola scritta da un nonno !
Con i figli ci sentiamo pronti ad affrontare i massimi sistemi e così
raccontiamo loro favole crudeli e
cruente, in cui é presente il concetto di morte ed in cui il bene,per trionfare sul male é costretto a compiere atti violenti.
Con i nipoti é diverso....
Itala

Unknown ha detto...

dimenticavo: la nonna dov'é ?
ovviamente sorridente seduta
accanto al nonno che racconta!

Screwball ha detto...

devo dire che questa mia unica opera pubblica stupisce anche me... insomma nella misura in cui la si vuol prendere sul serio...

nella nuova versione della storia il cacciatore non avrebbe senso, a meno di non voler fare una strage di innocenti

io personalmente una idea sulla nonna ce l'avrei, ma va per altre vie, più complicate; chissà che passa per la testa quando si disegna da piccoli...

Anonimo ha detto...

E' fuggita col cacciatore ed hanno aperto un baretto sulla spiaggia
in Messico?

Anonimo ha detto...

ci avevo pensato ma non volevo caderci dentro... comunque non era la mia scelta definitiva...

screwball

Anonimo ha detto...

allora qual'é la scelta definitiva?
é più etica o più estetica ?
( non so quello che scrivo, ma stanno bene insieme e fanno rima)
ti prego dimmelo perchè sono curiosissima.
Così chiudiamo, prima che Baffo pensi che ci siamo impossessati del suo blog.
I.

Screwball ha detto...

Il blog è mitico!

Allora, in ermeneutica (eh che l'è?) vale il principio che l'opera d'arte supera l'artista, soprattutto quando questi è al limite dell'età di ragione...

quindi, lì c'è quello che è venuto fuori, e come si dice, la narrazione la ricava chi la vede. In fondo, nonno Baffo aveva fatto questo...

bisognerebbe mettersi davanti al "quadro" per due ore, come si fa con gli espressionisti (!!!)... e capire che cosa vuol dire, perché un significato c'è. Io non posso che dire che mi sorprende il fatto che non so e non ho mai saputo disegnare le persone, i cani in prospettiva e che non avevo mai fatto nulla a tempera (perché è tempera, e io non avevo mai usato il pennello). Quanto alla proporzione, il mio standard era la casa, cioè il piatto totale!

E la casa è il luogo dove c'è la nonna e l'unico posto dove si riflette (imbrobabilmente all'opposto), il sole che tramonta...


basta, io posso dire solo questo e che l'ho fatto io, come dimostra la firma, che allora facevo con ampi e comici svolazzi (vedere)

forse servirà una soluzione baffuta, poi passiamo agli artisti veri di famiglia

un saluto

di pi

Anonimo ha detto...

ultimo commento, giuro
La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva...
oppure
non é bello ciò che é bello, ma che bello, che bello, che bello!
frasi da attribuire a vostra scelta
a Nino Frassica e ad un certo Davide Hume.